Prima chiesa per la comunità aramea edificata dalla fondazione della Repubblica turca

Passi storici importanti per il popolo arameo in Turchia: l’8 ottobre 2023 il presidente della Repubblica turca Recep Tayyip Erdogan ha ufficialmente aperto una nuova chiesa, la prima edificata dalla fondazione della Repubblica.

Costruita nel quartiere turco di Yesilkoy (a 11 km a ovest del centro storico di Istanbul) su cinque piani (di cui due riservati solo ai posteggi di autorimessa), la nuova chiesa di Sant’Efrem il Siro-Arameo può ospitare sino a 750 fedeli e comprende sale anche per eventi culturali. Si presenta con caratteristiche comuni dell’architettura armena, con un’enfasi verticale che supera la larghezza della chiesa evidenziata ancor più dalle sue finestre alte e strette, e la sua cupola centrale sopra il soffitto-terrazzo da cui si scorge il Mar di Marmara. Un nuovo centro di ritrovo per la comunità aramea di circa 20’000 persone solo nella metropoli turca.

Un edificio che però può rappresentare un riconoscimento progressivo dell’etnia del popolo arameo (sinora affermata solo in Israele nella regione del Medio Oriente): durante il suo intervento di inaugurazione il presidente Erdogan ha assicurato, davanti ad ambasciatori, consoli, rappresentanti di varie istituzioni e fondazioni venuti per l’occasione, l’impegno del governo a concedere un vasto terreno per la costruzione della prima scuola elementare privata. Questo potrà permettere la continuazione della formazione all’interno della comunità dall’asilo già esistente di Mor Efrem.

Presenti per la Svizzera il deputato del Consolato generale della Svizzera, On. Roland Brun, e la delegazione svizzera costituita dal presidente e segretario della Federazione degli Aramei in Svizzera, rispettivamente Melki Toprak e Tony Urek.

Il 15 ottobre 2023 il Patriarca della chiesa siro-ortodossa d’Antiochia, Mor Ignatios Efrem II, ha consacrato la Chiesa di Mor Efrem alla presenza di 15 vescovi e migliaia di fedeli aramei giunti da tutto il mondo per la speciale occasione.

Un risultato storico che può forse far sperare in futuro per la permanenza delle comunità cristiane in questa regione.

Myriam Di Marco