Bernadette Soubirous
Internazionale

Padre Alberto Maggi racconta Bernadette in un libro: «Una santa così imperfetta, così umana»

«Ho studiato l’immensa marea di documenti che riguardano Bernadette e…mi sono innamorato: ho preso una cotta adolescenziale per lei!». Esordisce così, ridendo, padre Alberto Maggi, il frate servita che da anni ormai risiede nel bel monastero di Montefano, nelle Marche e che, approfittando del tempo sospeso della pandemia, ha dato alle stampe per le edizioni Garzanti, un corposo volume dedicato alla santa di Lourdes, dal titolo: «Bernadette- La vera storia di una santa imperfetta». Un titolo che è un po’ una provocazione, o per lo meno, un indicatore di come padre Maggi rilegge la vicenda di Bernadette: una delle sante più popolari e anche più documentate della storia. «Di Bernadette abbiamo tutto: tutto è scritto, tutto é registrato. Esistono oltre 30 mila verbali di interrogatori» -ci spiega padre Alberto. Quindi, potrebbe anche sembrare che su di lei tutto sia già stato detto e soprattutto conosciuto. Ma, secondo Padre Maggi non è così. Perché gli «occhiali» con cui guardiamo ai santi non sono oggettivi e lungo l’arco della storia c’è sempre stata la tendenza ad idealizzare la loro vicenda e loro stessi, mirando a presentarli come persone eccezionali, fuori dall’ordinario e perfette sotto tutti i punti di vista. Non è ovviamente questo l’intento di Padre Maggi, che sin dalle prime pagine del suo libro «smonta» alcuni degli stereotipi legati alla santa di Lourdes, che nel corso dei decenni hanno finito per offuscarne la genuinità.

Dalle pieghe dei lunghi interrogatori, secondo la ricostruzione di Padre Maggi, emerge una ragazzina che si discosta molto dalle rappresentazione angelicate che le sono state cucite addosso negli anni: Bernadette nel corso della sua breve vita non cedette mai alle pressione esterne e forte del suo buon senso e in barba al suo analfabetismo, riuscì sempre a tener testa alle autorità civili ed ecclesiastiche che di volta in volta la interrogavano, tentando o di coglierla in fallo o di forzarne le dichiarazioni. Un esercizio difficile che presuppone grande forza di carattere o…l’assistenza dello Spirito Santo. Sempre di nuovo e sempre da capo, infatti, le succedeva di essere chiamata per essere nuovamente interrogata dalle autorità o sollecitata da chi richiedeva la sua intercessione per sé o per i propri malati (ci furono periodi in cui la sua povera abitazione veniva letteralmente presa d’assalto dalla gente del luogo e dalle province vicine). Inoltre, mai in nessun momento della sua vicenda personale e famigliare accettò dei compensi in denaro o neppure in natura: e solo Dio sa quanto la sua poverissima e disagiata famiglia ne avrebbe avuto bisogno! A proposito di famiglia, interessante la ricostruzione che ne fa Padre Maggi. Il matrimonio tra i genitori di Bernadette, il mugnaio François Soubirous e la giovanissima, anche lei figlia di mugnai, Louise Castérot – che aveva la metà dei suoi anni- è un matrimonio d’amore: raro a quei tempi e contrastato dalla famiglia di lei che non la reputava matura (a soli 17 anni) per un tale passo. Infatti, i due non riusciranno a conservare nulla a lungo e ogni attività che intraprenderanno fallirà a breve per mancanza di spirito imprenditoriale. Ma, e questa è latesi di padre Maggi, i figli «respireranno» il forte legame che per tutta la vita legò i propri genitori, restandone forgiati per sempre.

Un libro interessante, quello di Padre Maggi, che ricostruisce con grande rigore e vivacità la vita di una Bernadette inserita nel suo tempo e nel suo contesto e che fa venir voglia di ripercorrere le vie della Lourdes di oggi per verificare di persona i luoghi che l’hanno vista crescere e in cui si consumò la sua straordinaria vicenda umana e soprannaturale. (C.Z.)

Bernadette Soubirous
16 Agosto 2022 | 21:56
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