Maria, una poesia
Mi hai insegnato l’amore
un bacio umido sulle mie labbra,
non stampato,
non audace, mai avuto;
in questo caldo luglio
mi prendi la mano
vorrei mi dicessi ti amo.
Ma poi mi ritrovo da solo
spaventato di quel che ho provato
e vorrei trovarti accanto
ma non è così:
tu leggiadra e vitale
fuggi via, e da me non so se ritornerai.
Vorrei poterti rendere felice
vorrei poterti regalare un sorriso
asciugare le tue lacrime
e leggero nel tuo cuore
piano piano lasciarmi trasportare;
soffiare un alito di vita
dentro di te;
il tuo battito auscultare
il tuo battito accelerato
che sempre ho cercato.
Maria come l’immacolata
pura e bambina
che ci regala la sua maternità
come forma d’amore.
Maria Madre di Dio
che tanto hai sofferto
quando hanno ucciso tuo Figlio
un nome importante
e impegnativo.
Grazie di esistere
e di farmi sentire ancora vivo.
Proteggi la mia Mamma.
Sergio Somazzi