Ticino e Grigionitaliano

L'Epifania spiegata ai bambini: il commento di una ex insegnante

di Anna Grandi*

Festeggiare l’Epifania è fare memoria di un Dio che si mette sulle nostre strade, magari anche deviate, e ci guida verso la meta che ci attende. Un Dio che non ci abbandona mai: invia una stella per guidare i Saggi d’Oriente alla mangiatoia di Betlemme, e un Angelo in sogno per avvertirli di non rivelare tale luogo a Re Erode, salvando così Gesù dalla strage degli innocenti. L’Epifania è la manifestazione di Dio, fattosi uomo, che si presenta ai Magi (Matteo 2, 1-12), sorprendendoli: loro cercavano il Re dei Re, Lui si è incarnato in un Bimbo, nella povertà di Betlemme, quale rovesciamento dei nostri valori! Ai bambini si può spiegare il significato dell’Epifania mentre giorno dopo giorno nel presepe spostiamo le statuine dei Magi verso la capanna, oppure con un planisfero su cui mostriamo i luoghi dell’Oriente da cui provenivano, oppure ancora guardando insieme sul canale youtube «Religione 2.0» le lezioni di Emmanuele Magli, il giovane insegnante di religione approdato di recente anche a TV2000. Quello che stiamo vivendo è il primo tempo di Natale in cui i nostri bambini hanno accanto anche gli alunni ucraini sfollati dalla guerra, tornata nel cuore dell’Europa; facciamolo diventare un’occasione per parlare del valore dell’accoglienza e della gioia di conoscere anche tradizioni diverse. E della fatica: i bambini ucraini si sobbarcano doppia scuola, perché oltre che da noi si collegano in dad con i compagni rimasti in Ucraina (dad purtroppo oscurata nell’ultimo mese dalla mancanza di elettricità nel loro Paese, dove 10 milioni di persone vivono al buio e al gelo). Peraltro non fu un viaggio facile neppure quello dei Magi. Il poeta Thomas S. Eliot ha rievocato così le loro sensazioni durante il tragitto: «Fu per noi un viaggio lungo… Le strade fangose e i cammelli piagati, con i piedi sanguinanti… Vi furono momenti in cui rimpiangemmo i palazzi d’estate sui pendii e i terrazzi fioriti…». Ma alla fine furono premiati dall’incontro con Gesù, e lo adorarono. «Adorare è incontrare Gesù senza la lista delle richieste, ma con l’unica richiesta di stare con Lui» (Papa Francesco). Il 7 gennaio torniamo ai nostri impegni con la semplicità e l’umiltà di Gesù nel nostro cuore.

*già preside e docente

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6 Gennaio 2023 | 07:12
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