La Conferenza missionaria della Svizzera italiana si schiera per il «SI»

La conferenza missionaria della svizzera italiana si schiera sul fronte del «SI» all’iniziativa in votazione dal titolo «multinazionali responsabili». Qui potete trovare maggiori dettagli e gli argomenti a sostegno dell’iniziativa https://iniziativa-multinazionali.ch/argomentario/

Riceviamo questa dichiarazione:

«Il miglior regalo di Natale e la più potente offerta che possiamo fare quest’anno ai paesi in via di sviluppo al sud del mondo è un convinto sì all’iniziativa che voteremo il prossimo 29 novembre. Il titolo dell’iniziativa: Per imprese responsabili a tutela dell’essere umano e dell’ambiente! Oltre 100 mila cittadini e cittadine svizzere hanno firmato l’iniziativa, 120 organizzazioni politiche, economiche, del terzo settore, ecclesiali sostengono i principi ivi contenuti. La CVS (Conferenza dei vescovi svizzeri) invita a votare sì, come pure la Comunità delle chiese riformate. In Ticino si sono costituiti due comitati per appoggiare l’accettazione dell’iniziativa. La Conferenza Missionaria (CMSI) ha aderito senza nessuna remora, proprio perché è nell’essenza stessa della missione che l’uomo debba essere privilegiato e tutelato e che il creato, di cui siamo corresponsabili vada protetto come casa comune di tutti. Tutti siamo destinati, secondo il progetto di Dio, ad avere vita e ad averla in abbondanza. Chiaramente nel mondo ci sono condizioni che non permettono che ciò si realizzi. I principi che sostengono l’iniziativa stanno alla base del pontificato di Francesco che non perde occasione per ricordarci che nessuno è scarto sulla terra e che del creato siamo affittuari di passaggio e che dobbiamo conservarlo per le future generazioni. Non si vuole vietare lo sfruttamento del suolo, ma che avvenga senza scrupoli, con il solo intento del guadagno.

Chi si affida al lavoro minorile o distrugge l’ambiente deve rispondere delle proprie azioni. In futuro, se accettata l’iniziativa, le multinazionali che non rispettano uomo e natura devono essere chiamate a rendere conto dell’avvelenamento dei fiumi, dello sfruttamento dei bambini, del danneggiamento del creato. Non è accettabile che certe multinazionali svizzere si facciano forti perché nei paesi in cui operano mancano le leggi o i tribunali sono corrotti. Esse devono rispondere davanti all’umanità. Devono poter essere perseguite con leggi chiare ed applicabili, secondo il codice penale svizzero. Le multinazionali dovranno agire in modo preventivo per evitare i danni della salute e dell’ambiente.

La CMSI invita pertanto a votare SI all’iniziativa. Aiutando chi vive nel sud del mondo situazioni drammatiche, con morti giornaliere e danni per le generazioni future, aiuta anche l’economia locale e aiuta, per finire, noi stessi.»

6 Novembre 2020 | 08:42
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