Multinazionali responsabili: il Ticino dice Sì, ma l'iniziativa non passa

Sacrificio Quaresimale è fra coloro che hanno promosso l’Iniziativa e deplora il «no» della maggioranza dei Cantoni uscito oggi, domenica 20 novembre dalle urne, come indica in un comunicato stampa. In Ticino la delusione è mitigata dal fatto che il 54,2% della popolazione ha invece detto «sì». È però convinta che l’impegno per i diritti umani e l’ambiente profuso in questi anni abbia dato i suoi frutti, come conferma l’accettazione del popolo con il 50,7% di voti a favore. Raramente una campagna politica ha scaldato così tanto gli animi e ha portato a così animate discussioni. L’ampio sostegno fornito da migliaia di volontari di tutta la società civile ha evidenziato ciò che sta a cuore alla popolazione: un’economia svizzera di successo, che presti attenzione anche ai diritti umani e alla protezione dell’ambiente.

È stata indubbiamente l’Iniziativa a far maturare la consapevolezza in questo ambito. Fino a pochi anni fa non erano in molti da far riaffiorare le violazioni dei diritti umani da parte di imprese svizzere attive all’estero. Oggi nessuno nega che queste debbano aderire ai diritti umani e standard ambientali, non solo in Svizzera.

Durante la campagna il Consiglio federale e organizzazioni economiche hanno più volte sottolineato di condividere pienamente l’obiettivo dell’Iniziativa: la tutela dei diritti umani e dell’ambiente. Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti si aspettano quindi che alle dichiarazioni seguano i fatti e che questi abbiano un effetto positivo sulla situazione delle persone toccate dalle attività delle multinazionali svizzere.

29 Novembre 2020 | 19:41
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