Mons. Grab.
Svizzera

In ricordo di mons. Grab. Lunedì i funerali

Ha segnato la storia della Chiesa svizzera e, prima ancora, proprio quella del Ticino, in particolare durante i suoi anni di insegnamento dal 1958 al 1978 al Collegio Papio di Ascona, periodo durante il quale visitò, prestando servizio, anche decine di parrocchie della nostra diocesi. Definito presenza luminosa per i colleghi, guida serena per decine di studenti che a loro volta avrebbero contribuito al buon andamento della società ticinese, si può davvero dire che in mons. Amedeo Grab, che si è spento domenica 19 maggio a Roveredo all’età di 89 anni, risplendeva lo spirito benedettino: una tenace laboriosità unita a uno spirito profondamente contemplativo, che gli permetteva di immergersi appieno nelle attività di cui si occupava e di attraversarle con uno sguardo luminoso.

Uno sguardo che rispecchiava appieno il suo carattere, di cui mons. Pier Giacomo Grampa, vescovo emerito di Lugano e già Rettore del Collegio Papio di Ascona, amico e collega di Grab dal ’66 al ›78, si ricorda bene: «È una persona di cui ricordarsi sia per la sua levatura di uomo che di religioso. Essendo attinente del Canton Svitto, ma cresciuto a Ginevra, incarnava due spiriti, due approcci diversi: il rigore svizzerotedesco si combinava con la gentilezza e l’apertura di cui sono invece capaci gli svizzeroromandi; uno spirito, insomma, vivace».

«Era al contempo un uomo colto di grande, intensa spiritualità, il che dava alla sua fede uno spessore culturale che colpiva i ragazzi che passavano dalla sua classe. Ma ciò che lo rendeva un grande professore era anche la sua capacità di ascolto nei loro confronti, che si traduceva, concretamente, nella condivisione assieme a loro del suo tempo. Memorabili le serate passate in sua compagnia a discutere sulla società, la Chiesa, la vita del Collegio. Insomma, una bella figura».

Durante gli anni papiensi, mons. Grab fu anche testimone di una grave crisi del Collegio, causata da due successivi incendi, nel 1960, appiccati da alcuni studenti. La furia del fuoco distrusse gran parte del Collegio. Anche la chiesa annessa di Santa Maria della Misericordia risulterà gravemente danneggiata. Mons. Grampa non ha dubbi: «In quel momento di crisi vennero fuori tutte le qualità, capacità e virtù di padre Amedeo».

Ma non furono solo colleghi e studenti a poter godere del carattere fermo ed amabile al contempo di mons. Grab. Il vescovo che negli anni successivi avrebbe pacificato la diocesi di Coira, assunto la presidenza della Conferenza dei Vescovi svizzeri e quella del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d’Europa non trascurò di visitare tante parrocchie ticinesi, almeno cento secondo quanto dichiarava. Le estati, poi, le trascorreva in una piccola frazione delle Centovalli, Rasa, raggiungibile solo in funivia o a piedi. «Indubbiamente – continua mons. Grampa – ci ricorderemo di lui anche per la sua figura di sacerdote. Amava conoscere situazioni, persone, realtà diverse. Gli anni al Papio lo avrebbero preparato per potersi assumere compiti ancora più importanti in seno alla Chiesa. Fu sempre un uomo di mediazione, più che di rottura. L’insieme del suo cammino lo rese capace di cogliere i segni del tempo».

Parole che trovano conferma anche nella recente pubblicazione dello storico ticinese Lorenzo Planzi «Il collegio Papio di Ascona. Da Carlo Borromeo alla Diocesi di Lugano». Per scrivere il volume, l’autore ha incontrato più volte mons. Grab: «Ci sono, di lui, anche molti ricordi che ne fanno una persona profondamente umana e anche molto simpatica», sottolinea. «Era nota, ad esempio, la sua predilezione per gli studenti momò, a suo dire contraddistinti da un carattere inconfondibile. Amava inoltre fumare i sigari di Brissago e il buon vino; attraverso delle degustazioni aveva introdotto docenti e confratelli nei segreti dei vini. Negli ultimi anni, lo si poteva incontrare al Santuario della Madonna di Re, in Val Vigezzo, dove celebrava frequentemente».

Il Requiem pontificale e i funerali si terranno lunedì 27 maggio dalle 14 nella Cattedrale di Coira. Domenica alle 19, sempre in Cattedrale, vi sarà la recita del rosario.

Laura Quadri

Mons. Grab.
25 Maggio 2019 | 19:50
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