Il vescovo Alain
Ticino e Grigionitaliano

Il vescovo a Biasca per il terzo quaresimale: «La Chiesa sia comunità accogliente»

La chiesa di San Carlo a Biasca ha accolto giovedì 29 febbraio 2024 il terzo quaresimale di mons. de Raemy. A fare gli onori di casa è stato il parroco don Fabiano Guidicelli.

Una parola tratta dal Vangelo di Giovanni

Il vescovo ha commentato l’episodio evangelico di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio di Gerusalemme (Gv 2, 13-22). Giovanni è l’unico evangelista che parla di diverse salite di Gesù a Gerusalemme e colloca l’evento all’inizio del suo Vangelo, diversamente dai sinottici che presentano l’episodio verso la fine della vita di Gesù. Giovanni ne parla dopo le nozze di Cana, primo miracolo di Gesù con l’acqua tramutata in vino, il «vino nuovo» a cui fa seguito l’annuncio di un «tempio nuovo». «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere», osserva Gesù.  Il tempio di cui parla è il suo corpo. L’episodio è collocato nell’ambito della Pasqua dei Giudei che si celebrava al Tempio, luogo di pellegrinaggio, dove veniva sacrificato l’agnello della Pasqua che lì si andava a comprare e poi si consumava in famiglia, nel ricordo della cena dell’Esodo. Gesù al Tempio compie il gesto di entrare nel primo cortile, quello riservato ai non ebrei dove si faceva commercio di animali (esistevano poi altre tre zone: quella riservata alle donne, quella per gli uomini e quella per i sacerdoti). Proprio nel cortile dei non ebrei, adibito al commercio, Gesù compie il plateale gesto di ribaltare i banchi. Giovanni sfuma l’atteggiamento di Gesù verso i mercanti di colombe, animali meno cari degli agnelli e che erano alla portata della disponibilità dei poveri: questi venditori vengono allontanati con parole delicate, non con veemenza. Sullo sfondo c’è il Salmo  69, «Lo zelo per la tua casa, mi divora»: nel cortile dei pagani Gesù è divorato da zelo ed è attento ai poveri che lì acquistano le loro economiche offerte rappresentate dalle colombe.

Un messaggio di accoglienza

Un messaggio di accoglienza verso i lontani e di attenzione agli ultimi. Poi la simbologia tempio – corpo di Gesù: il tempio che è Gesù sarà ricostruito a partire dalla distruzione che subirà: la costruzione di Dio si fa a partire dalla distruzione degli uomini. Gesù sarà il nuovo tempio, un tempio aperto che vuole essere accogliente per tutti. L’essenziale ora è il tempio nuovo, Gesù morto e risorto adorato nel tabernacolo di ogni Chiesa, casa che accoglie. Il vescovo ha auspicato allora che le chiese siano luoghi di accoglienza, che possano anche visibilmente avere segni di benvenuto rivolti a coloro che non conoscono la fede cristiana. In conclusione, de Raemy ha ripreso il tema proposto per l’incontro del giorno: «Non c’è polvere ai suoi occhi», esclamando che è proprio così, perché Gesù può far risorgere chiunque, pagano o cristiano che sia.

(red)

Qui il video del terzo quaresimale di mons. de Raemy:

Prossimi appuntamenti:

07.03.2024 – Mendrisio, Presenza Sud; (online sul canale youtube della diocesi di Lugano per chi non è in presenza)
14.03.2024 – Monte Carasso, in parrocchiale (online sul canale youtube della diocesi di Lugano per chi non è in presenza)

Il 21.03.2024 l’incontro sarà per tutti online, trasmesso da Montserrat in Spagna dove il vescovo si troverà per gli esercizi spirituali. Il programma degli incontri è: dalle 20 preghiera, lettura del Vangelo, parola del vescovo – ore 20:50 fine collegamento online – ore 21: spazio personale/comunitario.

Rivedi qui l’incontro di Locarno

Rivedi qui l’incontro di Pregassona

Il vescovo Alain | © diocesilugano
1 Marzo 2024 | 06:36
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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