Il vescovo Alain de Raemy
Ticino e Grigionitaliano

Il vescovo Alain a Pregassona: «Nel Risorto anche la nostra polvere riavrà vita»

Sei pagine di Vangelo lette e commentate dal vescovo Alain in Quaresima. La partenza è stata giovedì 15 febbraio 2024 nella chiesa di Pregassona alle 20 per coloro che erano con il vescovo in presenza, in contemporanea con tanti altri che hanno seguito da casa, in modalità online, dal canale youtube della diocesi di Lugano (video vedi sotto). Al centro del commento del vescovo c’è stata la sobria descrizione che l’evangelista Marco offre della pagina evangelica delle tentazioni di Gesù nel deserto, episodio su cui altri evangelisti offrono più particolari. Pagina che nel Vangelo segue – ed il vescovo lo ha ripreso – la narrazione del Battesimo di Gesù nel Giordano ad opera di Giovanni Battista. Brevi versetti che parlano di deserto, diavolo, bestie selvatiche e tentazioni lasciandoci l’impressione che Gesù, dopo il battesimo sia andato in un posto poco raccomandabile. «Perché prima il Battesimo e poi il deserto? Perché il deserto, con il diavolo, le bestie e le tentazioni? Perché 40 giorni di permanenza in questo luogo ostile?», si è chiesto mons. de Raemy, rendendo attenti al fatto che Gesù già prima, accettando il Battesimo di pentimento e conversione impartito da Giovanni, Lui pur non essendo peccatore «ha vissuto l’esperienza del peccato». San Paolo – ha ricordato  il vescovo – infatti scrive: «Colui (Gesù) che non ha conosciuto peccato, (Dio) lo ha fatto diventare peccato». Gesù – ha detto de Raemy – non va spontaneamente nel deserto ma viene «sospinto» dallo Spirito, viene come accompagnato a fare l’esperienza di provare su di sè la tentazione e l’esperienza interiore del peccatore. Di fatto è un’azione trinitaria: la voce di Dio al Battesimo, lo Spirito che sospinge, Gesù che va. Qui il Vangelo  mostra bene anche il senso dell’invocazione nel Padre Nostro  «non abbandonarci alla tentazione»: Gesù sperimenta la tentazione, è presente ad essa, confrontato direttamente a Satana. Vive – ha proseguito il vescovo – quella presenza al peccato che San Paolo descrive così: «quando voglio fare il bene, il male è accanto a me». Grazie a Gesù che in quanto Dio e uomo vive questa situazione, la nostra tentazione diventa luogo di vita. Ogni uomo fa i conti tutta l’esistenza con le proprie tentazioni e fragilità, i peccati, infatti i 40 giorni nel deserto sono una cifra simbolica che dice l’aspettativa media di vita all’epoca, 40 anni: così Gesù ci sta accanto tutta la vita; accompagna le  fragilità, le «bestie» dei peccati, quelli che continuiamo a confessare, per anni. «Le Ceneri ci ricordano che non conta quanta polvere abbiamo addosso, perché nel Risorto anche la nostra polvere riavrà vita», ha concluso il vescovo

(red)

La campagna di Azione Quaresimale

Al termine del Quaresimale il vescovo ha proposto all’attenzione dei fedeli la campagna ecumenica di Azione Quaresimale dedicata alla giustizia climatica, lanciando un appello perché la si sostenga, pensando in particolare a coloro che fanno più le spese dei cambiamenti climatici: le popolazioni del Sud del mondo.

Il video del primo Quaresimale 2024 del vescovo da Pregassona

Il programma dei successivi quaresimali

22.02.2024 – Locarno, Centro Sacra Famiglia;
29.02.2024 – Biasca, in S. Carlo;
07.03.2024 – Mendrisio, Presenza Sud;
14.03.2024 – Monte Carasso, in parrocchiale.

Il 21.03.2024 l’incontro sarà per tutti online, trasmesso da Montserrat in Spagna dove il vescovo si troverà per gli esercizi spirituali. Il programma degli incontri è: dalle 20 preghiera, lettura del Vangelo, parola del vescovo – ore 20:50 fine collegamento online – ore 21: spazio personale/comunitario.

Il vescovo Alain de Raemy | © archivio cath.ch
16 Febbraio 2024 | 09:29
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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