Coltivazioni ad Haiti (Foto Azione Quaresimale)
Ticino e Grigionitaliano

Il progetto di Azione Quaresimale ad Haiti

Ancora non si era ripresa dal terribile terremoto che nel 2010 aveva ridotto in macerie la capitale Port-au- Prince, quando undici anni dopo, nel 2021, un terremoto altrettanto violento, ha colpito il Sud di Haiti, seminando morte e distruzione. Due giorni dopo il sisma, una tempesta ha colpito la stessa regione, causando frane e inondazioni.

La situazione attuale sull’isola è drammatica: i fenomeni meteorologici estremi non fanno che esacerbare il già critico contesto socio-economico e politico, caratterizzato dalla grave insicurezza alimentare, dalla violenza delle gang nelle strade, dalla pandemia di Covid- 19 e dai disordini politici generati dall’assassinio del presidente Jovenel Moise nel luglio 2021.

Circa l’80% della popolazione vive in una condizione di povertà estrema e l’alimentazione di 3,6 milioni di persone è in pericolo. A causa dell’elevata densità della popolazione, le famiglie contadine coltivano e allevano bestiame anche in zone montagnose. Per molte persone invece, la produzione di carbone da legna costituisce l’unica fonte possibile di guadagno per pagare la scolarizzazione dei propri figli o le cure mediche. Ed è per questo motivo che negli anni le verdi foreste che ricoprivano l’isola sono state rase al suolo, con la relativa mancanza di vegetazione che ha portato a gravi ripercussioni per l’ecosistema e per gli abitanti. Dopo violente precipitazioni, sui pendii si verificano smottamenti: fango e sassi si riversano sui campi, distruggendo i raccolti e riducendo la fertilità del suolo. L’assenza di alberi impedisce inoltre alla pioggia di penetrare nel sottosuolo e alimentare le acque sotterranee, e molte sorgenti si prosciugano.

Ripartire dalla riforestazione
Al centro dell’impegno di Azione Quaresimale ad Haiti si trova la promozione dell’agro-ecologia. Prima di poter coltivare però, è indispensabile creare le condizioni quadro affinché il terreno torni ad essere fertile, vi sia acqua a sufficienza per l’irrigazione e le coltivazioni siano in grado di resistere alla siccità e al passaggio di violenti uragani. Le animatrici e gli animatori di Concert-Action, una delle nostre organizzazioni partner di progetto ad Haiti, attiva nelle zone montagnose di Petit-Goâve, nel sud-ovest dell’isola, formano le persone nelle tecniche di riforestazione, terrazzamento, produzione di compostaggio, rotazione delle colture, selezione delle sementi e gestione dell’acqua. Attualmente sono 900 le contadine e i contadini interessati da questo progetto.

«La Senna siamea, comunemente nota come «cacia» nella regione, è spesso utilizzata nelle operazioni di rimboschimento» spiega Jean Philippe Viala, coordinatore del programma Haiti di Azione Quaresimale. È resistente alla siccità e si rigenera vigorosamente attraverso germogli e polloni quando viene tagliata. «Questa capacità di ricrescita lo rende un albero prodigioso ad Haiti, che ha reso il suolo nuovamente fertile e che facilita la crescita di specie più pregiate come ad esempio il mogano» aggiunge poi.

Gli alberi sembrano attirare altri alberi e le piccole aree boschive si espandono gradualmente, favorendo il ritorno di animali selvatici ed uccelli. Grazie alla costruzione di terrazzamenti con muri in pietra, paglia o altri vegetali come la canna da zucchero, l’erba elefante, la manioca e i banani (che servono anche per l’alimentazione e il foraggio per gli animali), i raccolti migliorano e sono più abbondanti. Questo risultato consente alle famiglie contadine di provvedere alla propria alimentazione e di disporre di eccedenze da vendere al mercato, generando un reddito aggiuntivo. La coltivazione di alberi da frutto fra le colture oltre a proteggere la terra dal sole intenso e dalla violenza del vento, fornisce legna per cucinare e per le costruzioni, quasi introvabile sull’isola.

Le famiglie contadine sono inoltre accompagnate nella creazione di gruppi di risparmio solidale, che permettono alle persone di liberarsi dai debiti e di poter contare su un credito in caso di necessità, senza doversi rivolgere ad usurai.

Gli alberi hanno innescato una dinamica nuova: la promessa di una trasformazione del suolo, del clima e delle condizioni di vita delle persone è palpabile.

Federica Mauri

Coltivazioni ad Haiti (Foto Azione Quaresimale)
12 Marzo 2022 | 05:00
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