Papa e Vaticano

Il Papa pennella un murale dei giovani: «Sporcarsi le mani per non sporcarsi la vita»

«È una Cappella Sistina dipinta da voi!». Il Papa alza la testa, poi la gira a destra e sinistra, per osservare con ammirazione e una punta anche di divertimento il murale di 3,5 km totalmente realizzato dai giovani di Scholas Occurrentes, al quale lui stesso dà la pennellata finale. È la firma del Vescovo di Roma a un nuovo mondo sognato dai giovani che lui stesso invita a «sporcarsi le mani, per non sporcarsi la vita».

A Cascais, nella sede di Scholas

Francesco è a Cascais, litorale a pochi chilometri a ovest di Lisbona, per dedicare un intero appuntamento di circa un’ora ai ragazzi e ragazze dell’organismo diffuso in 190 Paesi, nell’ambito della sua seconda giornata in Portogallo per la Gmg. Arrivato in utilitaria nera, il Papa viene accolto da canti a cappella e urla di «Bienvenido Francisco!» in questa ex scuola trasformata in casa, consegnata anche grazie ad un accordo col governo del Portogallo e divenuta quartier generale del progetto «Vita tra i mondi»Iniziativa che ha coinvolto anziani e giovani, ricchi e poveri, credenti e non credenti, diverse nazionalità, tutti impegnati a realizzare la maestosa opera d’arte. Uno dei murales più grandi del mondo, commenta il direttore José Maria del Corral, che consegna al Pontefice un particolare pennello, incastrato in una scultura di ceramica bianca, usato nei popoli dell’Africa. Il Papa sorride, poi si alza dalla poltrona bianca con lo stemma papale e, tra gli sguardi dei giovani, si reca al muro alle sue spalle per disegnare tre cerchi verdi in un punto già segnato da diversi colori.

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3 Agosto 2023 | 16:31
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