Il nuovo numero di «Dialoghi» sulla riforma della Curia romana e sul Sinodo

Sono 2 i piatti forti di «Dialoghi» di giugno 2022: la nuova Costituzione di Francesco «Praedicate evangelium» sulla riforma della Curia e il Sinodo. Un «documento epocale»: così il vescovo emerito di Lugano Grampa in intervista parla della Costituzione voluta a 60 anni dall’avvio del Vaticano II, di cui «concretizza e realizza alcune affermazioni finora ripetute come un mantra, ma non capite e vissute fino in fondo». Una linea conciliare espressa dalla centralità del popolo di Dio e del sacramento del Battesimo: il «sacramento che fa la Chiesa è questo, non il sacramento dell’Ordine», sottolinea il vescovo emerito. Mons. Grampa così riassume il contributo di riforma del documento: apertura ai laici (chiamati ad occupare responsabilità anche nella Curia romana); il metodo di lavoro che è sinodale; la nuova gerarchia di ordine dei dicasteri romani; i servizi della Curia messi a disposizione dei vescovi del mondo; l’accento forte sulla missionarietà come regola per comprendere l’organizzazione della Chiesa tutta, a livello universale e locale. La Costituzione – sottolinea Grampa – vuole una «Chiesa in uscita» nella linea di Francesco, una Chiesa «dell’et – et piuttosto che dell’aut – aut», «con proposte pastorali aperte e non chiuse». Il Papa abbraccia il «primato dell’Amore» che è «primato di una Chiesa aperta che ama e va incontro al mondo».

Il secondo grande tema della rivista «Dialoghi» è il Sinodo. Oltre alla ripresa dei risultati sinodali in Ticino, un redattore di «Dialoghi» osserva un certo scollamento tra le domande del questionario diffuso da Roma e ripreso quasi integralmente in Ticino e la realtà concreta della gente che frequenta le parrocchie. Osservazione pervenuta anche da altri in Ticino e che su Catholica, nelle pagine pubblicate durante la consultazione sinodale, abbiamo documentato. «Dialoghi», infine, dà anche spazio alla sintesi sinodale della Svizzera romanda e a quella della rete dei «Viandanti», un gruppo di riviste di lingua italiana a cui la Rivista aderisce. Di rilievo per il dibattito sinodale, le osservazioni relative alla liturgia e ai «limiti» del suo linguaggio che danno luogo – secondo gli autori – «ad un esile rapporto tra la liturgia e la vita». Per ricevere la rivista, si può scrivere un’email a rita.ballabio@bluewin.ch.