Il 4 marzo la Giornata mondiale di preghiera. Gli eventi nella Svizzera italiana

Condividere il proprio percorso in quanto donne appartenenti a diverse confessioni cristiane. Da questo desiderio di comunione scaturisce la «Giornata mondiale di preghiera» (GMP) che si tiene, anche quest’anno, il primo venerdì di marzo (4 marzo). La liturgia, tradizionalmente, viene preparata da un gruppo ecumenico di donne provenienti da luoghi del mondo ogni anno diversi. Per ogni nazione, un comitato ecumenico locale si occupa poi di tradurla nella lingua del posto. Nella Svizzera italiana, il 4 marzo, essa avrà luogo in 7 località diverse: ad Ascona, nella chiesa evangelica riformata alle 15; a Bellinzona, nella chiesa evangelica riformata, alle 20; a Poschiavo, nella chiesa evangelica riformata alle 15; a Lugano nella chiesa evangelica riformata alle 17; a Roveredo nella chiesa di S. Giulio alle 20; a Soglio nella chiesa riformata di S. Lorenzo alle 20.30; e a Sonvico/Dino nella chiesa di S. Nazzario alle 14.30. Infine, l’11 marzo, al Centro La Torre a Losone alle 20.

Maya Rosselli, membro del gruppo ecumenico che ha organizzato l’evento a Bellinzona nonché membro del Comitato GMP a livello svizzero, ci spiega che «il materiale per la liturgia viene distribuito ogni anno da New York, sede del Comitato centrale dell’iniziativa, agli oltre 170 Paesi che vi hanno aderito. Quest’anno la preparazione della liturgia è stata affidata a un Comitato di donne provenienti da Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord». «Voglio darvi un futuro pieno di speranza», il titolo e tema della liturgia, è tratto dal libro di Geremia e prende ispirazione dalla situazione di questi tre Paesi, luoghi di forte immigrazione. «La citazione – scrive il Comitato organizzatore in Svizzera, di cui Maya fa parte – rappresenta la promessa di Dio al popolo d’Israele in esilio ed è rivolta a chiunque non si senta a casa sua laddove vive».

Da qui anche l’immagine che accompagna il testo, sul frontespizio del materiale liturgico, ricamata dall’artista Angie Fox. «Vediamo una porta che si spalanca grazie a delle catene spezzate, da cui parte una strada che conduce verso un futuro di libertà e di pace. L’immagine dà visibilità alla promessa di Geremia, che è promessa valida anche per l’uomo d’oggi», concludono gli organizzatori. La colletta della Giornata andrà a beneficio di diversi progetti a favore delle donne nel mondo.

Laura Quadri