Un momento dell’escursione con i ragazzi più grandi del centro IRAP di Beirut, che aiutano i volontari ticinesi ad animare il campo estivo diurno
Ticino e Grigionitaliano

I volontari della CMSI in Libano e ad Haiti per avvicinarsi a realtà fragili animando i campi estivi

Sono partiti una settimana fa per il Libano i quattro volontari della Conferenza Missionaria della Svizzera italiana (CMSI) che stanno animando il campo estivo diurno per una ventina di ragazzi del centro per bambini audiolesi IRAP, situato ad una ventina di km a nord di Beirut. Al servizio di questa istituzione, gestita dal Movimento dei focolari, c’è anche Marie-Lise Devrel, laica consacrata originaria di Riva San Vitale. Il compito dei giovani volontari ticinesi è quello di organizzare, insieme agli educatori, varie attività per i bambini che abitualmente frequentano il centro e che provengono da famiglie cristiane e musulmane libanesi e anche siriane. «L’accoglienza è stata calorosa», ci racconta Dennis Pellegrini, che guida il gruppo di ticinesi. «Durante i primi giorni abbiamo incontrato l’équipe degli educatori dell’IRAP e con loro abbiamo affinato il programma. Abbiamo anche fatto un’escursione con i ragazzi più grandi, che ci aiutano nelle attività». Per il primo approccio con i bambini si è optato per delle proposte che favorissero la reciproca conoscenza attraverso soprattutto attività manuali, sport, teatro. Questa missione i giovani volontari ticinesi la stanno preparando da tempo. «Negli scorsi mesi abbiamo preso parte agli incontri sul volontariato organizzati dalla CMSI. Inoltre, ci siamo ritrovati fra di noi per dei momenti spirituali, ma anche pratici per organizzare le varie attività. Ci siamo messi in contatto fin da subito con gli educatori dell’IRAP in modo da capire quali potessero essere le attività più idonee per questi bambini con necessità speciali», evidenzia Dennis Pellegrini. Il gruppo è partito soprattutto con il desiderio di scoprire qualcosa di sé nell’incontro con altri che vivono realtà diverse. Il rientro è previsto l’8 luglio.

Accanto ai bambini di strada di Port-au-Prince

Fra tre settimane, il 23 luglio, altri tre volontari grazie alla CMSI partiranno per Haiti, ad animare la colonia estiva di una gruppo di ragazzi di strada di Cité Soleil, la baraccopoli di Port-au-Prince. «La suora francese Paesie, che dopo aver lasciato le Suore Missionarie della Carità di Madre Teresa ha fondato la comunità Famille Kizito, raccoglie i bambini di strada di Cité Soleil e li ospita in cinque case d’accoglienza. Inoltre, gestisce diverse piccole scuole, convinta dell’importanza dell’educazione per togliere questi ragazzi dalla violenza. Durante l’estate organizza delle colonie per far vivere loro nuove esperienze», ci spiega Mauro Clerici, presidente della CMSI. «Ci ha chiesto un aiuto per animare questi campi e anche attraverso la formazione sul volontario che abbiamo proposto negli scorsi mesi siamo riusciti a trovare tre persone disposte a recarsi ad Haiti». Non si sa ancora dove si svolgerà la colonia. Suor Paesie, data l’instabilità che regna in questo momento sull’isola caraibica, si sta prendendo del tempo per valutare quale sia la destinazione più sicura. Potrebbe essere, come negli scorsi anni a Madian, sul mare, nella diocesi di Anse à Veau-Miragoâne, dove operano i missionari della CMSI. «Alla colonia partecipano un centinaio di ragazzi. Le giornate saranno scandite da ripetizioni scolastiche, alternate a giochi e attività allo scopo di far capire il senso del vivere insieme, della pace, della fratellanza. Importante sarà pure l’educazione al rispetto per sé stessi, gli altri, per le cose», sottolinea Mauro Clerici. I tre volontari rientreranno il 13 agosto. Se la situazione nel Paese non permettesse di svolgere il campo, si opterà per un altro servizio.

La CMSI organizza campi di lavoro fin dagli anni Novanta con principalmente lo scopo di dare l’opportunità ai giovani di fare un’esperienza al di fuori dei confini svizzeri e toccare con mano situazioni di fragilità e difficili, che solitamente si vedono solo attraverso i media. La scelta delle destinazioni è soprattutto collegata al fatto di poter contare sul sostegno di altre chiese e congregazioni religiose presenti sul posto.

Passaggio di testimone per la missione ticinese ad Haiti

Per quanto riguarda il progetto fra la diocesi di Lugano e la diocesi di Anse à Veau-Miragoâne, ad Haiti, sta per concludersi l’impegno di Maria-Laura e Sebastiano Pron, che rientreranno definitivamente in Ticino il prossimo 19 luglio. Stanno prendendo le loro redini Nadia e Sandro Agustoni, che hanno raggiunto Haiti lo scorso mese di aprile. Si stanno integrando nella realtà locale visitando le comunità e anche frequentando un corso di creolo. «Sono molto entusiasti dell’esperienza», ci riferisce Mauro Clerici. Nonostante la loro maggiore sensibilità verso gli aspetti sociali, si stanno preparando a portare avanti anche i progetti legati all’educazione ai quali hanno lavorato in questi anni i coniugi Pron. Alcune persone locali si sono formate quali coordinatori di progetti soprattutto nell’ambito dell’educazione così da garantire la continuità alle varie iniziative. Il ruolo dei nuovi missionari sarà soprattutto di supervisione. «La data di conclusione del progetto – il 2025 – si avvicina e per noi è importante fare in modo che gli sforzi profusi in questi anni non vadano vanificati».

Katia Guerra

I quattro volontari della CMSI in Libano
Un momento dell’escursione con i ragazzi più grandi del centro IRAP di Beirut, che aiutano i volontari ticinesi ad animare il campo estivo diurno | © CMSI
2 Luglio 2022 | 11:30
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