Un orto coltivato secondo i metodi agroecologici in Kenya
Svizzera

I risultati concreti dell’agroecologia, nell’affrontare i cambiamenti climatici, in cinque video

In Guatemala l’agroecologia ha permesso di creare delle linee d’acqua per irrigare quando il clima è secco e questo è fonte di molta soddisfazione per le famiglie contadine. Oltre ai risultati concreti, questo approccio produce anche altri tipi di cambiamenti, come spiega un contadino brasiliano. «È interessante come un frutto, un prodotto, ha cambiato la vita di molte persone, non solo la mia. Ha persino cambiato il nostro approccio con la natura, perché ha fatto capire alle persone che non è necessario disboscare per avere un reddito». Il frutto di cui parla è la noce di Barù, dai molteplici usi e che cresce anche in terreni aridi. L’agroecologia favorisce anche il lavoro di gruppo, come lo dimostra il progetto di coltivazione di un orto gestito da un gruppo di donne in Kenya. Grazie ai metodi dell’agroecologia, il suolo viene protetto, la biodiversità viene mantenuta, e la qualità e le rese dei raccolti aumentano, la salute delle persone migliora grazie a cibo sano, le famiglie contadine possono sostenersi economicamente. Un circolo virtuoso che i video proposti per la campagna ecumenica di Azione Quaresimale, HEKS e Essere Solidali, che quest’anno mette l’alimentazione e il diritto al cibo al centro della riflessione sulla giustizia climatica, raccontano attraverso la voce di cinque persone del Sud (Guatemala, Brasile, Kenya, Mali). «L’agroecologia è da anni utilizzata nei nostri progetti e secondo noi è l’approccio giusto per rispondere ai cambiamenti climatici», ci dice Federica Mauri, di Azione Quaresimale. Infatti, se da una parte, considerato il fatto che fra ciò che influenza il riscaldamento globale c’è anche la produzione alimentare, è importante agire sul consumo per renderlo più locale e stagionale, è altrettanto utile riflettere su come viene prodotto il cibo. L’agroecologia è un approccio a 360 gradi che prende il considerazione la dimensione sociale, ecologica, politica ed economica (vedi Catholica del 25 febbraio): un’opportunità anche per il Nord per costruire un mondo migliore. In Svizzera il suo utilizzo è ancora marginale, ma qualcosa si muove. Citiamo un esempio presentato anche sulla rivista Sguardi, di Azione Quaresimale: Pierre-Gilles Sthioul e Antoine Meier hanno lasciato il loro precedente lavoro per dedicarsi interamente a Praz Bonjour, un’azienda agricola a Blonay (VD) di coltivazione di ortaggi secondo i principi dell’agroecologia. Spiega Gilles Sthioul: «L’agroecologia è il metodo che ci permette di affrontare condizioni climatiche sempre più difficili e di continuare a produrre cibo quando i sistemi alimentari industriali falliscono». I fatti danno ragione ai due agricoltori. Infatti, sono riusciti a sopravvivere anche in circostanze complicate dal punto di vista climatico e a realizzare il loro sogno di un’agricoltura sostenibile sotto tutti gli aspetti.

I video e molto altro si trovano su: giustiziaclimatica-adesso.ch

Un orto coltivato secondo i metodi agroecologici in Kenya | © Azione Quaresimale
9 Marzo 2023 | 14:45
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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