Biciclettata 
del 1. agosto con don Willy (foto d'archivio)
Ticino e Grigionitaliano

«Ha lasciato il segno in tutti noi, ci ha aperto le porte alla scoperta»

di Katia Guerra

Arrivò a Chiasso come vicario nel settembre del 1953 e fin da subito si distinse per la sua intraprendenza. Don Willy Albisetti, nella cittadina di confine, dove è rimasto per 38 anni, ha lasciato una traccia indelebile. Si è spento il 4 settembre 2000 e da allora riposa nel cimitero di Chiasso. Domenica 8 ottobre, a cento anni dalla sua nascita, avvenuta l’8 ottobre 1923, si celebra il suo ricordo e la sua opera.

Gianfranco Bolognini è uno dei «suoi». «Don Willy arrivò a Chiasso come giovane prete e si occupò, in
modo particolare, dell’oratorio, che, sulla spinta delle sue iniziative, divenne ben presto un luogo di raccolta per molti giovani», ci racconta. «Pur restando nei dogmi richiesti dalla sua appartenenza alla Chiesa, il suo porsi di fronte agli altri era contraddistinto dalla sua apertura, dalla volontà di non imporsi e di rendere partecipi tutti». Con la sua capacità di coinvolgere senza obbligare e la sua testimonianza di fede ha convinto molti giovani ad avvicinarsi all’oratorio e a partecipare alle attività. «In molti di noi ha lasciato il segno, tanto che ancora oggi una parte di coloro che hanno frequentato l’oratorio e le attività estive si ritrovano per delle escursioni o altre attività: siamo quelli del don Willy e dicendo ciò è subito chiaro lo spirito che ci contraddistingue», evidenzia Bolognini. Gli stimoli verso la scoperta, l’entusiasmo per la vita, l’amore per le cose belle e autentiche, con lo sguardo rivolto verso l’alto sono i tratti caratteristici della sua opera, costellata da molte iniziative, fra le quali il Campeggio di Catto, il cineforum, la biciclettata del primo agosto, la Cavalcata dei Re Magi, la Crociata dalla Bontà e molto altro. Fra i molti ricordi, Gianfranco Bolognini, cita in particolare l’escursione in montagna, in «notturna», al pizzo Lucendro. «Ancora oggi, ripensandoci, ritrovo le sensazioni di allora» oppure l’incendio, il 31 luglio 1965, della Casa Patriziale a Catto, nel pieno dei preparativi per i festeggiamenti del primo agosto.
«Sembrava la fine, ma non fu così: grazie ad un grande sostegno e al coinvolgimento di tutta la popolazione, il Campeggio rinacque». In una Chiasso in pieno sviluppo e in un periodo in cui iniziavano a soffiare i venti del cambiamento, è stato un precursore delle innovazioni che avrebbero contraddistinto la Chiesa negli anni successivi.

La Santa Messa con mons. Alain de Raemy

Per ricordare don Willy Albisetti il Comune di Chiasso, la fondazione Don Willy e la parrocchia di San Vitale Martire hanno allestito un programma di eventi che prevedono in particolare la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons. Alain de Raemy domani alle ore 10.30, nella chiesa di San Vitale Martire a Chiasso. Le manifestazioni iniziano già oggi, nel pomeriggio: sarà infatti riproposta la tradizionale biciclettata, grazie alla Commissione del quartiere di Boffalora. La partenza è fissata dall’omonima piazza alle ore 15.30. Seguirà la «merenda di Don Willy».

Biciclettata del 1. agosto con don Willy (foto d'archivio) | © Fondazione Don Willy
7 Ottobre 2023 | 13:35
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