Nicolò Govoni durante la serata al Cinestar di Lugano presentata da Francesco Muratori
Ticino e Grigionitaliano

Govoni: «Offriamo ai migranti educazione gratuita per formare adulti migliori»

Quali sono gli Stati che ospitano più persone migranti? Non si tratta di Italia o Grecia, nemmeno di Germania o Francia. E neanche di potenze come Canada o Stati Uniti. Le tre nazioni in cima a questa classifica sono invece Turchia, Giordania e Colombia. Nelle prime si riversano le vittime delle crisi nell’area mediorientale, mentre il Paese sudamericano riceve soprattutto i profughi del Venezuela. Insomma, sebbene le cronache parlino continuamente di sbarchi sulle coste mediterranee, basta allargare lo sguardo per rendersi conto che la questione delle migrazioni è diversa dalle narrazioni stereotipate a cui siamo in qualche modo assuefatti. Di questo, e di tanto altro, si è parlato lo scorso venerdì 3 dicembre presso il «Cinestar» di Lugano, in una serata dedicata alla presentazione del nuovo libro di Nicolò Govoni.

Ventotto anni, maestro per vocazione, scrittore e candidato al Premio Nobel 2020 per la pace, Govoni è tra i cofondatori di Still I Rise, organizzazione non governativa nata nel 2018 sull’isola greca di Samos e che oggi ha aperto quattro scuole in altrettanti Paesi del mondo. Oltre a Samos, l’associazione opera in Siria, Turchia e Kenya: e nuove scuole sono in via di apertura in Congo e Colombia.
Still I Rise offre un’educazione gratuita e di alta qualità a bambini e ragazzi in situazioni di disagio, profughi e migranti in particolare, con l’obiettivo di promuovere un vero cambiamento sociale attraverso la forza dell’educazione. «Il mondo in cui viviamo», ha spiegato Nicolò Govoni durante la serata, «sfrutta i Paesi poveri per privilegiare le zone del mondo più ricche, tra cui anche l’Europa occidentale. È un sistema ingiusto che bisogna smantellare, e la scuola può essere lo strumento che mette in atto il cambiamento».
Still I Rise si pone come associazione indipendente, dunque non riceve finanziamenti da governi statali o da istituzioni sovranazionali. Grazie alle donazioni di privati e aziende riesce a promuovere due tipi di attività: offre scuole di emergenza in contesti instabili come la Siria, per reinserire nel sistema formativo quei bambini che altrimenti sarebbero costretti a crescere senza istruzione; mentre nei contesti più stabili, come il Kenya, la Ong propone ai suoi studenti il baccalaureato internazionale di sette anni. Ovvero una scuola di eccellenza con l’obiettivo di formare la classe dirigente del domani. «Lavoriamo solo con progetti a lungo o lunghissimo termine», ha raccontato ancora Govoni, «perché solo così possiamo sperare di avere un reale impatto e migliorare la qualità di vita delle persone. Il nostro sogno è di far crescere i futuri medici, avvocati, politici tra quelle che oggi sono le classi sociali più emarginate. Con la speranza che i leader del futuro sapranno fare scelte più eque e lungimiranti rispetto al passato e al presente».

«Fortuna», il primo romanzo di Govoni

La scuola prima di tutto, poi i libri: dopo il successo di «Se fosse tuo figlio» e «Bianco come Dio», in cui raccontava le sue esperienze con i giovani migranti, Nicolò Govoni ha da poco pubblicato il suo primo romanzo: «Fortuna» (edito da Rizzoli). Un’opera che mostra il percorso di tre persone in fuga da una società al collasso, ma con un cambio di prospettiva: i migranti sono europei.
Nella serata del Cinestar c’è stato poi modo di celebrare la nascita della sezione svizzera di Still I Rise, con sede a Mendrisio. L’associazione promuoverà progetti legati al mondo delle migrazioni e campagne di sensibilizzazione.

Gioele Anni

Nicolò Govoni durante la serata al Cinestar di Lugano presentata da Francesco Muratori | © catt.ch
12 Dicembre 2021 | 06:46
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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