Il vescovo Wojtyla
Papa e Vaticano

Esce in Polonia un libro di un giornalista olandese sull'operato giuridico del vescovo Wojtyla in alcuni casi di pedofilia

Karol Wojtyla, da cardinale di Cracovia prima della sua elezione a Papa nel 1978, avrebbe saputo dei casi di pedofilia da parte dei preti della sua diocesi, e ha reagito, sì, in conformità al Codice canonico allora in vigore, ma – secondo un giornalista olandese che arriverà nei prossimi giorni in libreria in Polonia con il volume «Maxima culpa» – avrebbe ugualmente coperto «i casi preoccupandosi soprattutto affinché non arrivassero alla conoscenza del potere comunista di quei tempi e non ha offerto la minima l’assistenza alle vittime». Questo quanto si apprende dall’Ansa il 28 febbraio 2023 a seguito di alcune anticipazioni di lancio del libro, in vista dell’uscita del volume il prossimo 8 marzo. Il lavoro è quello del giornalista olandese Ekke Overbeek, corrispondente in Polonia . Il libro uscirà a Varsavia l’8 marzo prossimo presso la casa editrice Agora. La vicenda era già rimbalzata alcune volte nei media olandesi in particolare, negli scorsi mesi, grazie a articoli del giornalista in questione che si è documentato andando a fare ricerche soprattutto negli archivi della polizia polacca relativi all’epoca dei fatti. Un fatto già questo da contestualizzare tra le disposizioni canoniche dell’epoca molto diverse da quelle di oggi, le conoscenza scientifiche relative all’agire del pedofilo e l’operato della polizia polacca che ai tempi usava dei metodi delatori nei confronti degli ecclesiastici.

L’inchiesta arriva alla TV polacca

Le anticipazioni e un reportage sono andati in onda in questi giorni anche sulla TV polacca TVN a firma di Marcin Gutowski, noto giornalista investigativo che ha collaborato con il collega olandese. Secondo quanto è riuscito a ricostruire il servizio, Karol Wojtyla trasferì i sacerdoti in altre diocesi, una delle quali addirittura in Austria, proprio per assicurarsi che non scoppiasse uno scandalo coinvolgendo direttamente la Chiesa.

L’operato di Wojtyla tra la legge canonica dell’epoca e le manipolazioni della polizia comunista

Nella complessità della vicenda, in attesa del libro, vale la pena prendere in visione (link sotto) il contributo dell’agenzia acistampa che mette in luce l’operare di Wojtyla da vescovo, per i casi che gli venivano segnalati. Un agire che avveniva seguendo le norme del diritto canonico dell’epoca (che non sono quelle di oggi), ma pure la collaborazione complessa e insidiosa con la polizia comunista che aveva come metodo quello di screditare in tutti i modi la Chiesa e i suoi membri. Di fatto, Wojtyla doveva muoversi in un clima politico e poliziesco di regime, marcato da profonda ostilità nei confronti della Chiesa, una delle poche voci libere in un Paese soffocato dalla dittatura e dall’influsso sovietico. Senza questo contesto storico drammatico, risulta altamente complesso affrontare ricostruzioni storiche di questo tipo.

Legge qui una ricostruzione dell’operato di Wojtyla in queste situazioni

red

Il vescovo Wojtyla | © diocesi cracovia
5 Marzo 2023 | 18:21
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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