Ordinazione sacerdotale (Foto di archivio)
Papa e Vaticano

Domenica il Papa ordinerà nove sacerdoti, tra di loro anche una promessa del calcio

La storia di Samuel Piermarini occupa in questi giorni numerose testate sportive italiane. Proprio lui che con la sua scelta non voleva certo inseguire fama e celebrità. Già perché il nome di Samuel compare tra quelli dei nove sacerdoti della diocesi di Roma che Papa Francesco ordinerà domenica prossima nella 58esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (leggi qui il messaggio del Papa). Samuel, 28 anni, aveva un futuro da calciatore davanti a sé, ma la sua vocazione era un’altra e domenica dirà il suo «sì» a Dio.

«Undici anni fa – racconta al Corriere della Sera – Stramaccioni mi chiamò alla Roma. Era da una settimana che facevamo i provini, gli altri candidati e io. La fatica e i sogni di una vita intera, per il ragazzo di diciassette anni che ero, cresciuto con il modello di Buffon (sono juventino), e adesso era fatta: firmavo con gli allievi della Roma, diventava una cosa seria, da non crederci, era il momento di puntare tutto sul calcio». 

«Ho cominciato a farfugliare scuse un po’ goffe, non so se me la sento, e poi chi mi accompagna agli allenamenti, e intanto c’era il mister imperturbabile che mi guardava con l’aria di chi pensa: ma sei scemo? Sentivo che non ero chiamato a fare questo, ecco. La mia vita intera, stava altrove. Avevo una fidanzata, la scuola, il calcio, gli amici che mi dicevano: ma che hai fatto? Ma c’era quella domanda, in me: Signore, non è che mi stai chiamando a un’altra vita? Quello è stato l’inizio del discernimento. I preti che avevo incontrato e vedevo felici. I racconti del missionario messicano Bernardo Torres che domenica mi metterà la casula. Due anni di missione in Brasile, gli anni del seminario. E i sei mesi come diacono a fianco del parroco don Francesco Zanoni, a San Giovanni Battista de la Salle, all’Eur, un’esperienza bellissima. Ora non c’è ansia, piuttosto un’emozione positiva, la verità è che mi sento felice e non vedo l’ora di cominciare». «Io sono sempre un portiere, prima negli Allievi dell’Ostia mare e poi nella Clericus Cup con la maglia del Redemptoris Mater. Ci sarebbe anche la coppa di calcio a 8, quella dove gioca pure Totti. Non ho mai difeso la porta contro di lui, abbiamo dovuto interrompere per il Covid. Ma non vedo l’ora». 

Ordinazione sacerdotale (Foto di archivio)
22 Aprile 2021 | 10:37
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