Domenica 3 settembre: i commenti al Vangelo

Calendario romano: Mt 16, 21-27

di Dante Balbo*
Spesso pensiamo che la fede sia una questione di norme, con una contabilità rigorosa, punita se in passivo, premiata se in pareggio. La realtà in continuo cambiamento ci propone modelli diversi da quelli che abbiamo imparato e spesso le regole apprese durante l’infanzia ci sembrano anacronistiche. Perciò cerchiamo giustificazioni per trasgredirle o rimaniamo intrappolati in un rispetto formale insoddisfacente. Perché mai tutti si divertono, vivono felici, fanno quello che vogliono e solo noi dobbiamo sottostare a leggi scritte quasi tremila anni fa? Prima o poi una fede come questa è destinata a frantumarsi sulle rocce della vita, portandoci ad assomigliare sempre più al mondo dal quale volevamo distinguerci. Il profeta Geremia nella prima lettura della XX domenica del Tempo Ordinario ci racconta una storia diversa. La fede è una questione di seduzione, di attrazione quasi violenta, di prevalenza di un amore così intenso da inondare il cuore.
Quando un amico o un’amica si innamorano, spesso quasi non li riconosciamo: acquisiscono gusti nuovi, accettano idee diverse, cambiano abitudini, sembrano persi, attratti in un’orbita che non possono abbandonare nemmeno per un istante.
Finché non capita a noi, ci sembrano impazziti, plagiati, quasi traditori della nostra amicizia. Eppure l’amore è anche questo, l’esperienza di una unicità che ci avvolge, di un fuoco che ci consuma e non basta mai. Una fede così necessariamente si fa dei nemici, non si uniforma al sistema, non capisce le seduzioni del mondo, trova resistenze, ostilità, a volte vero e proprio odio. Allora come il profeta ci diciamo che questo è un Dio troppo esigente, cerchiamo di farci da parte, proviamo a stargli lontano. Il vento possente dello Spirito però alimenta quel fuoco che il Signore ha acceso nel nostro cuore e non possiamo fare a meno di cercarlo, di testimoniarlo, di gridare al mondo questo amore, costi quello che costi. Questa è la fede che incanta, oltre la legge.

*Dalla rubrica televisiva Il Respiro spirituale

Calendario ambrosiano: Lc 9, 7-11

di don Giuseppe Grampa

Ritroviamo nell’odierno testo evangelico le diverse opinioni che circolavano a proposito di Gesù. Opinioni riferite anche da Marco 8,27 e da Matteo 16,13, e che attestano un grande apprezzamento per questo giovane e sconosciuto predicatore che proveniva da Nazareth. Infatti la gente assimila Gesù ad alcune delle più grandi figure della storia religiosa di Israele, a cominciare da Giovanni Battista che proprio Erode aveva fatto decapitare. L’eco delle parole infuocate del Battista e la sua morte violenta dovevano esser ancora vive tra la gente che pensa Gesù come un nuovo Giovanni Battista, o un nuovo Elia, o un nuovo profeta. Dunque Gesù collocato nella serie dei grandi personaggi della storia d’Israele. Ma Gesù non è «uno» dei grandi della storia, Gesù è «il» Messia, l’unico inviato da Dio per la salvezza dell’umanità. Potremmo dire che proprio nel cambio di articolo, non «uno» ma «il» sta la singolarità di Gesù. Proprio per questo ha chiesto ai discepoli e chiede ad ognuno di noi tutt’intera la dedizione alla sua persona e all’Evangelo (Mc 8,35).
Si dice anche che Erode «cercava di vedere Gesù». Perché questo desiderio? La curiosità, l’attesa di un qualche gesto mirabolante è all’origine di questo «cercava di vedere Gesù» da parte di Erode. Sappiamo come finirà questo incontro tra Erode e Gesù: nel silenzio assoluto di Gesù che non risponde alle domande di Erode. Si può, allora, cercare di vedere Gesù senza riuscirvi, senza incontrarlo davvero. Sempre Luca dice che un altro uomo, davvero poco raccomandabile, «cercava di vedere Gesù» proprio come Erode. Si tratta di Zaccheo, un uomo che aveva accumulato una grande fortuna con abuso e sopraffazione nell’esercizio del suo lavoro. Due uomini, Erode e Zaccheo che cercano entrambi di vedere Gesù: al primo Gesù si nega, al secondo si dà con larghezza di cuore. Gesù si lascia trovare, anzi vuole entrare nella casa di chi lo cerca con cuore sincero.

2 Settembre 2023 | 07:21
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!