Il pastore Guido Rivoir (1901-2005)
Ticino e Grigionitaliano

Dalla guerra in ex Jugoslavia al golpe cileno: i testimoni dell’accoglienza in Ticino

di Laura Quadri 

Alcuni incontri e iniziative si apprestano a ricordare il vero volto dell’accoglienza in Ticino dopo due tragici eventi: la guerra nella ex-Jugoslavia e il golpe cileno. Al primo faranno esplicito riferimento due eventi, che rafforzano la collaborazione della Fondazione Spitzer con il Servizio cantonale per l’integrazione degli stranieri del Dipartimento delle Istituzioni nell’ambito del progetto «Un ponte fra i Balcani e il Ticino». Come scrivono gli organizzatori, «la fine della ex-Jugoslavia e i crimini di guerra che furono perpetrati durante gli anni Novanta nei Balcani hanno provocato un esodo di rifugiati e migranti numericamente molto importante anche verso la Svizzera e il Ticino. La storia di quell’esodo recente, le cui ferite non sono ancora completamente rimarginate, e l’impegno tangibile di accoglienza della Svizzera italiana nei confronti di quelle famiglie in fuga, di varia etnia e con un vissuto diverso ma ugualmente tragico, merita di essere raccontata». Il progetto, che si è concretizzato a partire dallo scorso mese di maggio con la presentazione pubblica, a Locarno, di un’indagine svolta da Pietro Montorfani e del volume, omonimo, «Un ponte fra i Balcani e il Ticino» prevede di dare voce e rendere conto dell’importanza della presenza di famiglie di origine balcanica che sono ormai divenute parte integrante del tessuto sociale ed economico ticinese.

Due gli incontri previsti a questo scopo, una tavola rotonda e una festa aperta a tutti, rispettivamente il 14 e il 16 settembre. Filo conduttore saranno i temi dell’integrazione e dello sport, settore nel quale non pochi ticinesi di origine balcanica sono giunti ai massimi livelli. Parteciperanno al dibattito sul tema, nella prima serata – alle 18.30 nella Sala del consiglio comunale di Bellinzona – Mijat Mariæ (ex calciatore e dirigente sportivo), Dušan Mlaðan (giocatore di basket, già nazionale svizzero), Emma Meciæ (argento nel nuoto agli ultimi mondiali paraolimpici), Omar Puziæ (giocatore di hockey, nazionale della Bosnia under 18), David Stojanov (giocatore di calcio) e Ardian Suli (pugili e campione svizzero dei pesi supermassimi). Il 16 l’appuntamento è invece per le 17 al Mercato Coperto di Giubiasco. Intervengono il sindaco di Bellinzona Mario Branda, la Delegata cantonale all’integrazione degli stranieri Michela Trisconi e il Presidente della Fondazione Spitzer Moreno Bernasconi; la festa sarà inoltre animata da alcuni gruppi folcloristici delle comunità balcaniche presenti in Ticino e sarà anche l’occasione per assaggiare cibo tipico della tradizione balcanica.

L’impegno del pastore Rivoir

Riconduce invece all’esodo dei profughi cileni negli anni Settanta del secolo scorso l’appuntamento organizzato dal Teatro Paravento di Locarno lunedì prossimo, 11 settembre, al Cinema Teatro Gran Rex a Locarno dalle 18.

Dopo il colpo di stato del generale Pinochet, che mise fine al governo di Salvador Allende, vi fu infatti nel Ticino di allora un grande moto di solidarietà verso le vittime della repressione militare: manifestazioni, comitati di appoggio alla resistenza, e soprattutto l’Azione posti liberi, che permise concretamente a molti cileni in pericolo di trovare protezione e asilo politico. In armonia con il suo precedente impegno antifascista, oltre che con i suoi principi religiosi, prese parte a questo vasto movimento di accoglienza anche il pastore valdese Guido Rivoir. Ne ricorderanno l’impegno lo storico Danilo Baratti e l’exmagistratoPaoloBernasconi,assieme alla testimonianza di Miguel Ángel Cienfuegos, profugo cileno, nonché regista e fondatore dello stesso Teatro Paravento, mentre concluderà la serata la proiezione del film «Isola 10».

Info: teatro-paravento.ch

Il pastore Guido Rivoir (1901-2005) | © rsi
12 Settembre 2023 | 14:44
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