La chiesa della Sacra Famiglia a Locarno. (Foto di archivio)
Ticino e Grigionitaliano

«Sacra famiglia» a Locarno: da 30 anni presenza viva e accogliente

Un polo di attrazione di tante realtà legate alla parrocchia, alla comunità, ma anche ai movimenti piuttosto che al vicariato. Da 30 anni il centro Sacra Famiglia di Locarno continua ad essere punto di riferimento per il territorio, accogliendo tante proposte e continuando ad aprirsi a nuove modalità per cercare di stare al passo coi tempi, come ci conferma il parroco don Carmelo Andreatta. Domenica 2 ottobre, la Santa Messa delle 10.30 sarà l’occasione per tutti i fedeli, insieme al Consiglio parrocchiale, presieduto da Tiziana Zaninelli, al parroco, al vicario don Nathan Fedier e alle suore di S. Maria di Leuca, per festeggiare l’importante anniversario e ripercorrere questi 30 anni.

La storia

Come si legge in alcuni documenti storici, l’idea di realizzare «una chiesa capace di servire il «Quartiere Nuovo» di Locarno che tra gli anni ›70/’80 si stava sviluppando in modo sostenuto per accogliere le numerose famiglie provenienti dall’estero per lavoro, è nata dalla preoccupazione pastorale dell’allora Arciprete don Ettore Gobbi». Inizialmente, viene costruito «un prefabbricato – sul terreno di Via Canevascini – che per due decenni o poco più è servito come luogo di culto e di ritrovo per le attività pastorali, allora proposte e seguite, oltre che dall’Arciprete Gobbi, anche dal Vicario don Mario Cassol, e da quattro Suore della Congregazione delle Suore missionarie francescane di Maria».
Il 2 maggio 1990 segna la data di inizio dei lavori di edificazione della nuova chiesa, fortemente voluta da don Ernesto Storelli e progettata dall’Architetto Guido Tallone, e che viene terminata nel settembre del 1992. Il nuovo edificio viene dedicato alla Sacra Famiglia e consacrato il 20 settembre dal vescovo emerito mons. Ernesto Togni delegato dall’allora vescovo mons. Eugenio Corecco.

Il centro Sacra Famiglia

Accanto e unito alla chiesa sorge il centro Sacra Famiglia che comprende una grande sala parrocchiale e diversi altri ambienti per le numerose attività pastorali. Iniziato nel febbraio 1991, il centro viene terminato nel mese di settembre 1992: è dotato dell’appartamento del Vicario e di quello delle Suore. «La chiesa e il centro formano un tutt’uno; d’altra parte essi si aprono al quartiere e alla città in una sorta di accoglienza/abbraccio descritti dal colonnato e dall’ampio sagrato posto tra la chiesa e il centro parrocchiale».

Oggi, tante proposte e attività

Dagli incontri per gli anziani a quelli per i ragazzi, dalla catechesi ai corsi per i fidanzati, fino agli incontri culturali, spirituali, piuttosto che di altro tipo: il centro Sacra Famiglia attualmente accoglie questo e altro ancora. «La chiesa – racconta don Carmelo – continua ad essere punto di riferimento per i fedeli: ci sono dei momenti con più affluenza, altri meno, soprattutto in estate, ma ci sono sempre persone che partecipano volentieri ai vari momenti proposti. In 30 anni la società è cambiata completamente, per noi è dunque fondamentale stare al passo con i tempi e cambiare proposte, in particolare quelle dedicate ai bambini e ai ragazzi. Ci vuole un grande lavoro e la volontà di andare avanti anche se a volte sembra di non riuscire perché le proposte da parte della società sono tantissime. Noi, con costanza e determinazione, continuiamo il nostro impegno per l’evangelizzazione che non vuol dire indottrinamento, ma significa trasmettere una proposta di vita che offre la possibilità di vivere i valori con una luce diversa che è quella donata dal Vangelo».
Ad aiutare il parroco, vi è anche una piccola comunità di suore, formata attualmente da tre sorelle, che gestisce in particolare le attività con i bambini e quelle con gli anziani. «Si cerca di sfruttare i doni di tutti per far vivere al meglio la comunità. Abbiamo diversi volontari che si spendono per il benessere di tutti».
Un momento di cambiamento, dicevamo, dove però si sente forte il desiderio di incontro: «vediamo l’afflusso di giovani famiglie che desiderano mettersi a disposizione e vivere la comunità; tocca a noi adesso fare dei passi verso le persone e verso le famiglie», conclude don Carmelo.

di Silvia Guggiari

La chiesa della Sacra Famiglia a Locarno. (Foto di archivio)
2 Ottobre 2022 | 06:31
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