Charles de Foucauld
Ticino e Grigionitaliano

Charles de Foucauld: Un piccolo, grande seme per molte famiglie spirituali

Con questo contributo desideriamo dare qualche breve indicazione sulle numerose «famiglie religiose» che presero avvio dagli ideali di Charles de Foucauld (ChdF). Negli anni precedenti il tragico decesso, ChdF aveva desiderato ardentemente avere dei «discepoli» che ne imitassero o seguissero le orme. In vista di ciò, ispirato da soprannaturale speranza, aveva scritto degli Statuti per una nuova congregazione, da lui fortemente auspicata. Occorreranno tuttavia circa 15 anni (siamo infatti nel 1933) prima che un certo René Voillaume, si decidesse, insieme ad alcuni compagni, a seguire le tracce di Charles, dando vita ad una congregazione religiosa. Nascono così i Petits Frères de Jésus, storicamente la prima congregazione religiosa, a tutt’oggi esistente e attiva, che si avvale delle intuizioni e dagli esempi foucauldiani. A poca distanza di tempo nascerà anche un ramo femminile di questa Congregazione, quella delle Piccole Sorelle de Gesù, sotto l’impulso decisivo di una donna, petite Soeur Magdelaine, al secolo Magdeleine Hutin (deceduta nel 1989). De Foucauld non riuscì a fondare i «Piccoli fratelli del Sacro Cuore« (è questa la denominazione che egli avrebbe voluto dare alla «sua» congregazione); riuscì appena a far riconoscere l’associazione di fedeli, che contava un numero minimo di aderenti. La diffusione dei suoi scritti e la fama circa la radicalità evangelica della sua vita fecero però sì che nascessero, nel corso degli anni, ben 19 differenti famiglie di laici, preti, religiosi e religiose che vivono il Vangelo seguendo le sue intuizioni. Buona parte di esse si raccolgono nell’associazione «Famiglia spirituale di Charles de Foucauld». Inoltre, la spiritualità di De Foucauld è tra gli elementi ispiratori dell’azione di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino neocatecumenale, dell’opera di Annalena Tonelli e di padre Andrea Gasparino, per riferirsi a realtà particolarmente note in Italia. Anche Voillaume fonda nel 1952 con Marguerite Poncet la «Fraternità Jesus Charitas, Istituto secolare», presente oggi nei cinque continenti. Accompagna pure Sour Magdeleine di Gesù (di cui fa la conoscenza nel 1938 a El Golea) nel consolidare la congregazione delle Piccole Sorelle di Gesù. È sempre ancora Voillaume a fondare, nel 1956, i Petits Frères de l’Évangile, i Piccoli Fratelli del Vangelo. Essi avranno in Carlo Carretto (1910-1988) uno dei più noti esponenti.

In Svizzera

Sin qui alcune informazioni generali sulle principali iniziative religiose ispiratesi a ChdF. E in Svizzera? Vi furono degli svizzeri che si lasciarono attirare dalla figura e dagli ideali di ChDF? Ebbene sì, ve ne furono, anche se non molti. Sono grato a un Piccolo Fratello di Zurigo (che desidera mantenere l’anonimato: lo si chiamerà Walter) per le notizie che ora seguiranno. Walter e un confratello sono, attualmente, gli unici due svizzeri – al momento risiedono a Zurigo – che fanno parte dei Piccoli Fratelli di Gesù. Prima di loro ve ne furono però altri. Mi scrive Walter: «Prima del nostro progetto a Tenna (nei Grigioni, ndr), iniziato nel 1979, non c’era una fraternità di piccoli fratelli in Svizzera. Ma c’erano fratelli svizzeri che erano entrati nella Fraternità molto tempo prima e che vivevano in altri Paesi. Un fratello svizzero vive attualmente in Italia. Ci sono stati e ci sono ancora ex fratelli svizzeri che hanno lasciato la Fraternità e hanno scelto un altro stile di vita. Nell’ultimo ventennio-trentennio abbiamo assistito ad una diminuzione complessiva, sebbene non catastrofica del numero di novizi. Come per altre congregazioni religiose, l’invecchiamento dei membri è una realtà che ci ha molto interrogarto e non cessa di preoccuaprci. Tuttavia siamo anche consapevoli che si tratta di un fenomeno che ha cause e origini diverse; in parte interne alla stessa Chiesa, ma anche esterne. Non dobbiamo, infine, dimenticare che ci sono altri rami della famiglia di Charles de Foucauld in Svizzera: le Piccole Sorelle di Gesù, i sacerdoti di Jesus Caritas, nella Svizzera francese, i laici…». Sin qui Walter.

Karl Hofstetter (1912-1991)

Walter stesso l’ha evocato nel suo scritto: tra coloro che sono rimasti affascinati dagli ideali di ChdF ci fu a suo tempo uno zurighese, di famiglia riformata, affetto sin dalla nascita da un handicap fisico (lussazione all’anca), convertitosi alla Chiesa cattolica nel 1935, dopo aver studiato teologia riformata all’Università di Zurigo. Il suo nome è Karl Hofstetter. Egli, dopo la conversione alla Chiesa cattolica continuò lo studio della teologia a Friburgo. Indirizzatosi verso i Missionari d’Africa (Padri Bianchi), soggiornò per un periodo in Tunisia, a Maison Carrée, dove aveva sede il noviziato di quella congregazione e dove proseguì gli studi teologici. E fu lì che (pare per la prima volta) entrò in contatto con la figura di Charles de Foucauld. Il tipo di vita essenzialmente contemplativa, ma a contatto con i poveri, un po’ ad imitazione di ciò che il de Foucauld aveva intrapreso a Nazareth, dovettero apparirgli come fortemente desiderabili. Fece dunque richiesta di poter conoscere meglio i Piccoli Fratelli e finalmente iniziò e portò a termine con loro il Noviziato in Algeria. Nel 1946, sempre in Algeria, divenne sacerdote nell’ambito dei Piccoli Fratelli. Era il raggiungimento di un primo traguardo. In qualità di religioso, con i voti temporanei, giunse poi in Ticino, alla Madonna d’Ongero, nel 1949, con l’accordo dei Superiori e con l’intenzione di dedicarsi ad un modesto apostolato, basato sulla testimonianza di una vita semplice e povera, totalmente offerta a Dio in vista dell’edificazione del Regno, e all’accoglienza nei confronti dei visitatori, non di rado riformati, del Santuario. Ma le cose, dopo qualche mese, presero una direzione inaspettata. Per motivi tutto sommato futili – che qui non possono essere descritti e analizzati – Hofstetter fu costretto a lasciare l’eremo di Ongero e a trovarsi una sistemazione altrove. Dopo 4 anni passati a fare il sostituto in varie parrocchie della Svizzera Interna, nel 1956 approdò in Ticino, a Niva di Loco, dove soggiornò per un trentennio. Nel suo eremo proseguì l’intensavitadistudio,preghiera e saltuaria accoglienza di persone in ricerca (nonché vivace e intensa corrispondenza in vista sovente di un accompagnamento spirituale) con un nutrito gruppo di persone. Egli lascia, oltre ad un esempio che a noi pare luminoso, un bel mazzetto di scritti che andranno a suo tempo valorizzati. Concludendo, non possiamo passare sotto silenzio il fatto che i rapporti (almeno quelli formali) con la congregazione dei Piccoli Fratelli di Gesù si conclusero per Hofstetter quando, dovendo scegliere se emettere o meno la professione solenne – e ciò avrebbe dovuto avvenire all’inizio del 1951, nel bel mezzo dei subbugli dovuti alla necessità di lasciare Ongero – egli preferì «farsi ridurre» allo stato di semplice sacerdote, rinunciando a far parte dei Piccoli Fratelli. E tuttavia, se l’ideale di un Piccolo Fratello era (è) la condivisione della vita delle persone semplici, in una specie di «servizio nascosto al mondo»(ma evidentemente prezioso agli occhi di Dio), possiamo dire che, avendo ben conosciuto il suo modo di vita in Val Onsernone (dove è deceduto nel 1991), egli in definitiva davvero fu fedele a questo bellissimo ideale: essere – ad imitazione del Maestro – accanto agli uomini come un fratello.

di Paolo Binda , storico e già docente di religione

La prossima settimana, la quarta puntata dedicata specificamente all’eredità spirituale di Charles de Foucauld.

Prima puntata: Charles de Foucauld, da ateo a «uomo di Dio» in Algeria

Seconda puntata: Charles de Foucauld. Viaggiatore e geografo, alla costante ricerca della Verità

La vita e il carisma

Prima di diventare «fratel Carlo di Gesù», il giovane Charles, nato a Strasburgo il 15 settembre del 1858, intraprende la carriera militare. Nell’adolescenza accantona la fede, ma durante una pericolosa esplorazione in Marocco sorge in lui un interrogativo: «Dio esiste?». Rientrato in Francia, si reca in pellegrinaggio in Terra Santa. Nei luoghi della vita di Cristo, trova la sua vocazione. Ordinato prete a 43 anni, si stabilisce nel deserto algerino del Sahara. Muore a 58 anni la sera del 1. dicembre 1916, assassinato da una banda di predoni. Beatificato nel 2005, è divenuto Santo il 15 maggio 2022.

Bibliografia sintetica su Ch. De Foucauld

AAVV, Charles de Foucauld, l’eloquenza di una vita secondo l’evangelo, Magnano (Bose) 2003.

CASTILLON DU PERRON M., Charles de Foucauld, Milano 1986 (ed. orig. Paris 1982).

CHATELARD A., Un nuovo sguardo storico su Charles de Foucauld, in AAVV, Charles de Foucauld, citato, pp.59-76.

CHATELARD A, Le chemin vers Tamanrasset, Paris 2003. (trad. ita.: Charles de Foucauld. Verso Tamanrasset, Bose (Magnano) 2002.

D’ORS P., L’oblio di sé, Milano 2016 (Tit. orig.: El olvido de sì. Una aventuracristiana  2015) [romanzo storico, originale, abbastanza fedele e molto leggibile]

LAUNAY M., René Voillaume. Contemplation et action, Paris 2005.

SIX J. F., Foucauld après Foucauld, Paris 2016.

Carlo carretto (fondatore dei Piccoli fratelli del Vangelo)

Determinante per i rami femminili la figura di Soeur Magdeleine

Charles de Foucauld
13 Luglio 2022 | 09:48
Tempo di lettura: ca. 5 min.
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