L'interno della chiesa di Zillis con la raffigurazione sul soffitto
Ticino e Grigionitaliano

Ad Ascona una mostra sulla chiesa di Zillis e la raffigurazione sul soffitto

È in corso al Museo d’arte sacra San Sebastiano di Ascona fino al 27 ottobre l’esposizione temporanea «La doppia natura di Gesù Cristo nel soffitto della chiesa di Zillis (GR)». La mostra vuol portare il visitatore alla riflessione sulla raffigurazione e sulla immaginazione umane di un mondo oltre il nostro, come hanno cercato di farlo le altre quattro esposizioni degli anni scorsi del nostro museo (il cammino di Santiago de Compostela, la leggenda di San Cristoforo, il Purgatorio di Dante Alighieri e Santa Ildegarda di Bingen).

Un ignoto e ingegnoso teologo del XII secolo, su incarico del vescovo di Coira Wido (1095-1122, ai tempi di Papa Pasquale II e dell’imperatore Enrico V ), concepì e fece dipingere su tavole di legno di abete e larice le vicende del Nuovo Testamento attorniate da tante raffigurazioni mostruose profane. Queste figure pagane avrebbero favorito la pastorale ecclesiastica cristiana nella popolazione, allora contadina e analfabeta, dell’alto corso del Reno tra Coira e il passo del San Bernardino, verso il Ticino e verso Roma. I dipinti furono poi appesi sul soffitto della chiesa di Zillis, quindi con l’esplicito invito a guardare in su, in segno concreto di trascendenza. La chiesa di Zillis è un’opera d’arte grandiosa e non a torto è conosciuta come «la Cappella Sistina delle Alpi», ma questa mostra vuole approfondirne piuttosto il suo significato spirituale. Guardando in su questi piccoli quadri sacri appesi sul soffitto, la vita di Gesù Cristo viene circondata da tante figure mostruose e pagane (spesso per metà un vivente terrestre e per l’altra metà un pesce dall’imponente coda). Viene quindi spontanea l’idea, che il teologo medioevale abbia voluto centrare il discorso della doppia natura di Gesù Cristo secondo il concilio di Calcedonia dell’anno 451 d.C. Ma ogni visitatore di questa magnifica opera d’arte sacra può e deve dapprima cercare di immergersi nello spirito medioevale e contadino del XII secolo d.C. e poi cercare di raffinare la propria visione del divino e soprattutto quella di Gesù Cristo. Dal punto prettamente teologico cristiano è interessante notare come in questa raffigurazione del Vangelo popolare del XII sec. vengano trascurate la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, per esaltare maggiormente la complessità della Sua vita terrena.

L’esposizione, realizzata dalla Parrocchia cattolica di Ascona, può essere visitata in via delle Cappelle 6 b ogni mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 17 alle 18.30. Eventuali prenotazioni a rolapanca@gmail.com. L’entrata è gratuita.

Il soffitto della chiesa di Zillis (foto: Viamala Turismo)
Zillis e la chiesa (foto:demateo.com)
L'interno della chiesa di Zillis con la raffigurazione sul soffitto | © TolisArt.com
27 Aprile 2023 | 06:27
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