Ticino e Grigionitaliano

A Muralto proposte via acqua e terra ispirate alle antiche vie dei pellegrini

di Laura Quadri 

Mettersi in cammino alla riscoperta di antiche figure di pellegrini, per assaporare al contempo tutta la ricchezza della musica medioevale, fino a giungere a brani inediti dei giorni nostri. Parte da questo concetto di fondo la nuova edizione del Festival «La Via Lattea», presentata lo scorso giovedì al Palazzo dei Congressi di Muralto e prevista per la fine di luglio, il 30 e il 31. Tre le tappe scelte, per un percorso – ci spiega l’ideatore dell’evento, Mario Pagliarani – che proprio dalla chiesa di S. Vittore a Muralto si snoderà fino alle Isole di Brissago, per concludersi idealmente, dopo il viaggio sul lago in battello, nella chiesa altomedioevale «a cielo aperto» di S. Apollinare sull’Isola minore.

«Il nome stesso del nostro progetto – «La Via Lattea» – prende ispirazione dal fatto che gli antichi pellegrini sulla via di Santiago pare seguissero le stelle per orientarsi nel cammino, fino alla meta, appunto, etimologicamente, campus stellae, il luogo della stella, Compostela». Da qui l’idea di incentrare il Festival ogni volta su un percorso diverso, quest’anno ispirandosi alla tradizione – raccontata in un manoscritto del X secolo da un anonimo e poi nel tempo ritradotta in numerose lingue europee – del monaco irlandese S. Brandano: «Si tratta di una figura del tutto particolare, a metà tra la storia e la leggenda », sottolinea Pagliarani.

Un viaggio allegorico

«Il manoscritto originario ci parla dell’iniziativa di Brandano di radunare alcuni confratelli e di partire per un viaggio, su nave, alla ricerca del Paradiso terrestre, meta alla quale giungeranno assieme dopo essere approdati su diverse isole. Una rappresentazione allegorica che ci offre lo spunto per compiere un viaggio attraverso la musica, dal Medioevo ai nostri giorni.

Nella chiesa di S. Vittore, che per altro abbiamo scoperto sorgere su un antico edificio dello stesso periodo di S. Brandano, ci metteremo così all’ascolto, oltre che della lettura ad alta voce dello stesso manoscritto in una versione italiana del XV secolo, curata da Marco Balbi, di brani musicali poco noti, ad esempio la Messa di Notre Dame a quattro voci del monaco e compositore Guillaume de Machaut, brano del XIV secolo, o le rarissime canzoni irlandesi ( Irische Lieder) di Beethoven. A questi si aggiungeranno cinque composizioni di altrettanti compositori, fra i più originali del nostro tempo – Nono, Ligeti, Lachenmann, Grisey, Sciarrino – che, come cinque «isole musicali», riprodotte in punti diversi della chiesa, circonderanno gli ascoltatori».

Il percorso proseguirà con una rielaborazione delle vicende di S. Brandano messa in scena nei vicoli di Muralto dall’attore Andrea Brugnera, mentre sulle isole culminerà invece con l’esecuzione di brani appositamente commissionati e, infine, con la riproposizione di alcune composizioni musicali della mistica medioevale S. Ildegarda di Bingen.

«Siamo alla 19esima edizione della Via Lattea e il pubblico che ci segue è molto eterogeneo: chi si interessa di musica, di storia; chi vuole semplicemente gustare la gioia del cammino », conclude Pagliarani. «Si tratta infine di un’operazione di mediazione culturale: tessere un legame tra presente e passato, tra una narrazione certamente affascinante e coinvolgente e la possibilità di avvicinarsi a musiche e racconti finora poco noti, appartenuti a contesti, religiosi e culturali, di altri Paesi».

Il 30 e 31 luglio

L’iniziativa della «Via Lattea», ideata con il «Teatro del Tempo» da Mario Pagliarani, si inserisce nella programmazione più generale del Festival musicale «Finisterre» (neue-musikruemlingen.ch). Vi sono ancora posti disponibili per la data del 31 luglio.

Il programma completo su teatrodeltempo.ch.

| © teatrodeltempo.ch
5 Luglio 2023 | 07:05
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