Ticino e Grigionitaliano

S. Remigio a Corzoneso nella valle del Sole

Oggi ci spostiamo nella valle del Sole per scoprire un tesoro un po’ nascosto, lontano dal centro abitato. Tra romanico e arte rinascimentale, a Corzoneso troviamo un piccolo gioiello immerso nei prati della frazione Boscero, sulla sponda destra del Brenno: la chiesa o «basilica» di san Remigio. A colpire il visitatore, oltre alla struttura molto particolare, dovuta probabilmente in parte alle irregolarità del terreno, sono gli affreschi tardo romanici che testimoniano proprio il passaggio tra il romanico ed il gotico dell’iconografia ricorrente e sono stati rinvenuti durante i restauri degli anni Quaranta. Nell’abside principale si trova infatti un Cristo Pantocratore con i simboli degli evangelisti, in parte frammentari, e nella parte inferiore, gli apostoli in gruppi di tre, divisi fra loro dalle monofore romaniche (aperte o non). Molto interessante anche la mensa d’altare rivestita di stucchi che presentano due figure frontali, santi oppure apostoli, i cui visi sono completamente mutili. Una mensa ricostruita completamente proprio durante i restauri degli anni quaranta del XX secolo da Giovanni Genucchi, noto scultore bleniese. Del XIII secolo sono probabilmente i resti di affreschi sulla parete sud con san Nicola e san Cristoforo, quest’ultimo con i piedi immersi in un’acqua grigio-azzurra, popolata da pesci neri. Del XVI-XVII secolo sono invece gli apostoli che accompagnano Gesù, opere attribuite alla bottega dei Tarilli.

La chiesa consta di due edifici paralleli costruiti in epoche successive ed è citata dal 1249. Le pareti esterne della cappella maggiore sono in pietra locale e tufo e presentano anche degli esili archi pensili, capaci di dare eleganza e un bel dinamismo, ad immagine dell’interno, piuttosto maestoso, pur su una scala piuttosto ridotta. Originale la facciata (senza porta d’ingresso, che è posta a nord), come fanno notare gli autore de «Il Sacro in Ticino», edizioni Skyra, è suddivisa da una lesena in due parti. La dedicazione a san Remigio, vescovo di Reims, ricorda un culto molto diffuso nelle regioni alpine e prealpine. Tale diffusione, accanto ad altri santi come San Martino, ha fatto pensare ad alcuni storici che, nel Nord del Ticino, il cristianesimo fosse giunto da Oltralpe, malgrado l’appartenenza ambrosiana delle Tre Valli.

Che cosa vedere in zona: ancora a Corzoneso, stavolta nella parte «montana» del villaggio, vale una visita la chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, una chiesa che si presenta in veste barocca, anche se l’origine è medievale. Certamente molto conosciuta ai più, è la chiesa di Negrentino a Prugiasco, splendido esempio di architettura romanica con preziosi cicli pittorici. All’interno ha appena subito interessanti restauri che rendono ancora più maestosa la sua bellezza.

Chiara Gerosa

21 Agosto 2020 | 06:27
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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