Internazionale

Il Cammino Mariano delle Alpi verso la Madonna di Tirano

L’amore per la montagna, la fede, la storia. C’è tutto questo nel progetto ideato dall’Associazione CammIKAndo di Tirano (www.cammIKAndo.it) che punta a creare una rete di cammini spirituali con un’unica meta, quella del Santuario di Tirano (in provincia di Sondrio), che custodisce la Madonna patrona della Valtellina e che rappresenta «il terzo monumento Sacro più importante della Lombardia, dopo il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia». Il Santuario è una meta frequentata anche dai ticinesi in vacanza a Poschiavo.

A presentarci questo bel progetto e quanto è già stato realizzato sono Lidia Culanti e Marco Milesi, rispettivamente presidente e vice presidente della giovane Associazione. «Da uno studio approfondito – racconta Lidia – abbiamo capito che il territorio aveva tutti i requisiti per sviluppare un cammino molto interessante sia perché vede la presenza in ogni tappa di chiese o santuari mariani, sia perché ha la caratteristica di avere tappe indipendenti una dall’altra e quindi percorribili anche in giornata. La prima Via sarebbe dovuta essere completata per la primavera di quest’anno ma l’emergenza sanitaria ha bloccato tutti i lavori».

I percorsi

Il Cammino Mariano delle Alpi si compone fondamentalmente di due Vie. La Via Occidentale, lunga 90 km e costituita da cinque tappe, che «parte da Piantedo e arriva a Tirano. La Via Orientale si sviluppa invece nell’alta valle per circa 65 km suddivisi in tre tappe, da Bormio a Tirano attraverso il Parco Nazionale dello Stelvio. A oggi, la Via Occidentale è completamente progettata ed è in fase esecutiva. Solamente la tappa Teglio-Tirano, ultima della Via Occidentale, è già completamente percorribile. La Via Orientale al momento è solo stata progettata; verrà realizzata dopo la conclusione della Via Occidentale». «Stiamo sviluppando anche altri progetti – ci spiega Marco – tra questi quello che prevede un accordo con la Val Poschiavo per arrivare alla Madonna di Tirano attraverso una Via che percorra la parte svizzera. I valligiani della Val Poschiavo sono molto devoti alla Madonna di Tirano, tanto che il 29 settembre di ogni anno, anniversario dell’apparizione della Madonna, vengono in processione a piedi per poi partecipare alla celebrazione con il vescovo». Essendo un Cammino Mariano si è cercato di collegare quante più chiese e Santuari possibili: ogni tappa sarà segnata da uno di questi luoghi e chi percorrerà il cammino riceverà il timbro del pellegrino.

La tappa Teglio-Tirano

La cartina della tappa Teglio-Tirano.

La quinta tappa della Via Occidentale è l’unica per il momento completata e già percorribile. Inaugurata dal Vescovo di Como, Oscar Cantoni, e da oltre 300 pellegrini lo scorso 29 settembre, la tappa prevede un cammino di 11 km percorribile da tutti, anche dai più piccoli, in 4 ore circa. Un percorso pieno di fascino dal punto di vista naturalistico, ma anche dal punto di vista storico: Teglio è infatti un centro preistorico che racchiude l’origine della Valtellina, da cui appunto deriva il nome. L’Associazione CammIKAndo dopo aver provveduto al progetto, alla messa in opera, alla segnaletica, ha quindi cercato di rendere il più agevole possibile la permanenza del pellegrino. Nel punto della partenza, ovvero nella caratteristica piazzetta di Teglio, e all’arrivo a Tirano sono state create delle convenzioni con i bar e gli esercenti presenti. Alla partenza a Teglio, raggiungibile con il pullman da Tirano (ore 10.50 tranne la domenica), sarà dunque possibile ritirare il «Ticket del pellegrino» con cui pranzare a prezzi agevolati. I membri dell’Associazione si rendono disponibili per percorrere la tappa con piccoli gruppi (info@cammikando.it).

La storia dell’Associazione

Ma da dove viene il nome CammIKAndo? «L’Associazione – racconta Lidia – è dedicata a Federica, detta IKA, una nostra cara amica che aveva la passione per la montagna e per i cammini spirituali e che per prima ha pensato a questo progetto».

S. Romerio: uno snodo storico al Santuario

C’è un rapporto secolare tra la valle Poschiavo e il Santuario di Tirano: il pellegrinaggio a piedi in autunno da Poschiavo ne è memoria ancora oggi. Non di meno la chiesetta di San Romerio collocata 800 metri sopra il villaggio del Grigioni italiano. I primi documenti che attestano l’esistenza della chiesetta ne indicano la consacrazione da parte del Vescovo Guido Grimoldi che resse la diocesi di Como a partire dal 1092. Il luogo di culto era custodito da religiosi che offrivano ospitalità ai viandanti. Grazie a queste comunità, San Romerio godette di importanza e di stima in valle e fuori. In un documento vescovile della Diocesi di Como del 27 marzo 1237 si dice che la chiesetta di San Romerio viene unita alla chiesa di Santa Perpetua sopra Tirano. Con il decreto del 27 settembre 1517 papa Leone X integra le chiese di San Romerio e Santa Perpetua con tutti i diritti e i beni al santuario della Madonna di Tirano. Da allora San Romerio servì da ospizio estivo ai religiosi valtellinesi. Ogni anno aveva luogo una processione che da Tirano (400 m.s.m), attraverso vigneti, boschi e maggesi, raggiungeva la chiesa a 1800 metri di altezza.

Poschiavo – San Romerio – Tirano

La chiesetta e l’Alpe San Romerio si raggiungono da Poschiavo su un bel sentiero però con dislivello di + 800 metri che si percorre a piedi in circa 4 ore e 30 di cammino. Salendo all’alpe di San Romerio si incontra, 800 metri sopra il lago di Poschiavo, ad un’altitudine di 1800 mt la chiesetta. A San Romerio si può pernottare all’agriturismo alpe San Romerio (sanromerio.ch) per poi scendere l’indomani verso Tirano con un percorso di 12 km completamente percorribili in 3 ore e 45 minuti.

Silvia Guggiari/red

18 Luglio 2020 | 17:36
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