La visita pastorale di mons. Lazzeri nel Locarnese: il cristianesimo, fonte di bellezza

Bellezza, comunità, evangelizzazione. Potrebbero essere queste alcune delle parole chiave più giuste per descrivere il messaggio trasmesso e rievocato da mons. Valerio Lazzeri, vescovo di Lugano, alle cinque parrocchie del Locarnese – Brissago, Ascona, Ronco Sopra Ascona, Arcegno e Losone – che da giovedì a domenica scorsa lo hanno accolto per la terza tappa della visita pastorale. Cinque parrocchie vivaci, contraddistinte da un ambiente molto vario. Un viaggio partito dal villaggio di Arcegno per giungere ad Ascona, luogo ogni anno di accoglienza per migliaia di turisti: giorni intensi, vissuti in uno stile semplice e informale, come nelle precedenti tappe, per essere vicino alla gente e poter ascoltare più persone possibili. È il caso, ad esempio, delle maestranze, incontrare venerdì pomeriggio. A loro, come ci racconta don Massimo Gaia, arciprete di Ascona, mons. Lazzeri – dopo aver ascoltato le testimonianze dai lavoratori presenti – ha ricordato che «il lavoro dà dignità, certo, ma la fede è quella forza che, a sua volta, permette di dare un volto umano al lavoro». Ma pur nella diversità delle varie realtà rappresentate è importante «fare uno», fare ed essere «comunità». A questo proposito, don Massimo, rievocando altri momenti salienti, ricorda il senso dato da mons. Lazzeri al termine stesso di «comunità», durante la sua catechesi sul tema dell’evangelizzazione sabato mattina, alla presenza di oltre 60 persone: «Il vescovo ci ha ricordato che il cristianesimo non è solo una parola da dire o una cosa da fare, ma una bellezza di cui lasciarsi impregnare. E ciò che evangelizza è la bellezza vissuta comunitariamente. Questo, come parrocchie, ci ha ricordato che la comunità non è una realtà statica ed immobile nel tempo, ma una prospettiva da vivere». Un suggerimento che hanno potuto cogliere anche i vari consigli parrocchiali, come sottolinea la signora Giselda Saletti- Antognini, membro del Consiglio parrocchiale di Ascona: «Dalle parole del vescovo abbiamo ricevuto un invito chiaro: quello di creare anche tra di noi, come consigli parrocchiali, tutte le sinergie possibili. In questo senso, collaborare assieme per preparare la visita pastorale ci ha reso più consapevoli di nuove possibilità future: quella, ad esempio, di tenderci di più la mano. Anche incontri di questo genere, più informali, con la curia potrebbero velocizzare la risoluzione di determinati problemi relativi ai consigli parrocchiali. Insomma, è necessario fare comunità a tutti i livelli». L’apice della visita pastorale, per Barbara Gianetti di Losone, è stato ascoltare l’omelia durante la S. Messa al Collegio Papio domenica scorsa: «Per le nostre realtà parrocchiali – che stanno muovendo i primi, timidi, passi verso la costruzione di una rete pastorale – è stato importante sentirsi dire che i tempi sono maturi per unire le forze. Speriamo che il suo augurio possa davvero concretizzarsi! ». (LQ)

2 Febbraio 2020 | 16:39
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