Dennis in Madagascar con i bambini accuditi dalle missionarie
Diocesi

Tra i bambini del Madagascar nella missione della ticinese suor Maria degli Angeli

«Sono esperienze che vanno proposte perché impari a valorizzare le cose che hai. Sono stato negli anni scorsi per tre volte in Africa, in Uganda. Lì ho capito che anche le cose più banali da noi, come il gesto di aprire un rubinetto dell’acqua, da quelle parti non lo sono affatto perché non c’è l’acqua. Quando poi si vedono i bambini che si svegliano presto al mattino, si mettono in testa un secchio vuoto e vanno a cercare l’acqua, magari in un fiume sporco, a chilometri dal villaggio, beh allora capisci quali sono le vere priorità della vita!». A parlare in questo modo è Dennis Pellegrini, 23 anni, ticinese e studente universitario, appena rientrato da tre settimane di volontariato organizzate dalla Pastorale giovanile della Diocesi di Lugano in Madagascar. Il Madagascar è uno dei luoghi più poveri del mondo. Con Dennis c’erano altri 20 ragazzi e ragazze della Svizzera italiana che hanno prestato aiuto in una scuola della congregazione a cui appartiene la religiosa missionaria carmelitana di Sementina, Suor Maria degli Angeli, da decenni nel poverissimo paese-isola dove il 70% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà mondiale e quasi la metà dei bambini sotto i 5 anni è malnutrita.

 »La vita come vocazione»

Denis Pellegrini è un libro aperto sull’esperienza da cui è appena rientrato: «Da tempo avrei voluto vivere un  volontariato con i bambini in una scuola di un paese povero. In Uganda non abbiamo fatto nulla nelle istituzioni scolastiche». Denis ci dice che il suo desiderio  è di capire a cosa il Signore lo stia chiamando. «La vocazione è una chiamata alla vita ed è rivolta a tutti. È un rispondere a ciò per cui siamo fatti. Mi piace definirla con le parole di Francesco Lorenzi, il cantante dei The Sun:

‘Siamo un po’ come un’orchestra, ognuno ha il suo spartito. Se siamo fedeli al nostro spartito e più creiamo armonia, ci realizziamo’.

La vocazione per me è questo «rispondere ad uno spartito e suonare la vita in modo giusto!». In questo senso è stato significativo l’incontro con la missionaria Suor Maria degli Angeli: «Mi hanno colpito molto sia il suo carisma, sia la determinazione con cui porta avanti la missione. La sua non è una scelta facile, lei non pensava di restare giù per così tanti anni, ma alla fine ha capito che la sua pienezza era lì. Suor Maria si è fidata di quello che ha sentito ed ha scoperto che la sua strada era veramente quella».

Il volontariato coi bambini della periferia di Antananarivo

«Le suore carmelitane gestiscono una scuola in un quartiere povero di Antananarivo, che è la città più grande del Paese e la capitale del Madagascar. La responsabile del convento che si occupa della scuola è la religiosa ticinese. Nella scuola alcuni di noi ragazzi si sono occupati dell’insegnamento, mentre le studentesse in medicina sono andate all’ospedale con suor Maria. Abbiamo insegnato anche sport, basket e calcio. Io mi sono occupato in particolare di un laboratorio di teatro, che è la mia passione. Ho creato un piccolo gruppo con alcuni dei 20 giovani volontari ticinesi. Pensavamo di portare in Madagascar una pièce pronta, ma poi abbiamo cambiato idea per non imporre qualcosa dall’esterno. I bambini non conoscevano il teatro: per loro è stata una novità bellissima. Le suore della scuola ci hanno proposto di focalizzarci sulla preparazione in tre settimane di una pièce per la festa della scuola e così è stato: la prima settimana abbiamo messo in scena delle storie bibliche, poi alcune storie della Disney», racconta Dennis che prima di lasciarci invita altri giovani nei prossimi anni ad unirsi ad esperienze come queste, «che fanno solo guadagnare!».

 

Dennis in Madagascar con i bambini accuditi dalle missionarie
11 Agosto 2018 | 18:46
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