La giornata era stata proclamata dai Vescovi del Nord e del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, al termine della loro Assemblea straordinaria tenutasi dal 24 al 30 novembre a Bukavu, per protestare contro le violenze commesse dai diversi gruppi armati presenti nelle due province e per sollecitare le autorità a garantire la sicurezza delle popolazioni locali.
Le vittime sono state 25 a Nasiriya e più di 10 a Najaf, dove è stato dato anche dato alle fiamme il consolato iraniano. Gli iracheni protestano ormai da mesi chiedendo migliori condizioni di vita e lo stop alla corruzione del governo.
A Roma per la visita ad limina con la Conferenza episcopale, il vescovo di Lira Giuseppe Franzelli spiega il ruolo della Chiesa nel Paese africano tra i più colpiti da crisi politiche e sociali.
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