Ci sono ancora donne, in Ticino, che ricorrono a un'interruzione volontaria di gravidanza perché si trovano confrontate con una gravidanza non programmata o in una situazione di fragilità, anche se il tema non sembra più essere d’attualità. Nel 2020 il numero degli interventi è tornato a crescere (+7.1%). Ne parliamo con Carlo Luigi Caimi, presidente di «Sì alla vita».
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