Secondo l’agenzia Reuters, infatti, agenti di polizia di Haiti hanno eretto barricate nelle strade e occupato l’aeroporto di Port-au-Prince per protestare contro le uccisioni di bande di agenti delle forze dell’ordine.
Due giorni fa Sacrificio Quaresimale ha consegnato al Consiglio degli Stati una lettera di protesta sottoscritta da un numero record di firmatari, ben 52.498, che vi hanno aderito in sole 40 ore, con lo scopo di impedire che il previsto dibattito sul controprogetto all’Iniziativa per multinazionali responsabili fosse rinviato a dopo le elezioni federali, come chiedeva una mozione d’ordine.
Ieri, come si legge in un articolo del Sir, a Washington una manifestazione organizzata dal Centro Colomban per la difesa e la sensibilizzazione, dalla Conferenza dei superiori maggiori maschili, dalla Conferenza dei Gesuiti di Canada e Usa, dalla Conferenza delle religiose degli Stati Uniti, da Pax Christi Usa e altri, per protestare contro le politiche di immigrazione messe in atto alla frontiera, in particolare nei confronti dei bambini.
Il prossimo 24 maggio si terrà il secondo sciopero mondiale per il clima, con manifestazioni anche in Ticino. La crisi climatica minaccia la vita in diverse parti del mondo. La Svizzera, Paese piccolo ma con un’importante piazza finanziaria, può avere un’influenza decisiva su queste dinamiche. Lo sostiene Lavinia Sommaruga, di Alliance Sud.
Due manifestazioni riaccendono l’attenzione sul dramma di tanti figli e mariti scomparsi durante la guerra civile. Consegnata una petizione che chiede anche il rilascio dei detenuti. La protesta silenziosa serve a «mostrare l’amore e la preoccupazione delle madri tamil che chiedono verità e giustizia».
Mons. Rolando José Álvarez Lagos: «Qui ci stiamo tutti giocando la pelle. Questa non è l’ora e questo non è il momento di una falsa neutralità. Chi rimane neutrale, in realtà, ha già scelto. E chi non esprime il suo pensiero, in realtà ha già deciso».
Circa 2mila persone hanno marciato in silenzio, portando candele, foto del re e bandiere. L’opposizione contro la scelta di Trump di riconoscerla capitale di Israele. Gerusalemme è nel cuore di tutti i musulmani; ed è anche radicata in quelli dei cristiani.
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