Usa: dure proteste contro la politica migratoria del governo

Sono entrati nella rotonda d’ingresso al Senato americano con in mano le foto dei bambini migranti, morti nelle strutture di custodia del governo federale degli Stati Uniti d’America. Cinque degli attivisti si sono anche sdraiati sul pavimento del Campidoglio formando una croce umana e in coro hanno intonato i nomi delle piccole vittime: «Darlyn, Jakelin, Felipe, Juan, Wilmer, Carlos». Dopodiché è intervenuta la polizia. È successo ieri, come si legge in un articolo del Sir, a Washington nell’ambito della manifestazione organizzata dal Centro Colomban per la difesa e la sensibilizzazione, dalla Conferenza dei superiori maggiori maschili, dalla Conferenza dei Gesuiti di Canada e Usa, dalla Conferenza delle religiose degli Stati Uniti, da Pax Christi Usa e altri, per protestare contro le politiche di immigrazione messe in atto alla frontiera, in particolare nei confronti dei bambini.

Poco prima di manifestare, gli attivisti avevano pregato, ascoltato testimonianze di migranti terrorizzati dall’idea di perdere i propri figli e hanno letto anche i messaggi dei vescovi arrivati a sostegno di questa manifestazione di disobbedienza civile.

Tra i 70 arrestati c’è anche suor Pat Murphy, una religiosa di 90 anni, che lavora con migranti e rifugiati a Chicago e che da ben 13 anni organizza tutti i venerdì veglie di preghiera settimanali davanti all’agenzia delle migrazioni. «Il trattamento dei migranti dovrebbe oltraggiare tutte le persone di fede», ha ribadito suor Pat e con lei lo ha ripetuto anche suor Ann Scholz, della Conferenza delle responsabili delle religiose americane: «Siamo qui perché il Vangelo ci obbliga ad agire e siamo indignati per il trattamento orribile riservato alle famiglie e in particolare ai bambini». «Questo trattamento non può continuare nel nostro nome», ha concluso la suora.

Intanto Unicef nel mese scorso denunciava: «Circa 15.500 bambini e giovani migranti sono stati registrati dalle autorità messicane per la migrazione nei primi quattro mesi dell’anno, 130 al giorno, secondo le ultime stime dell’Istituto Nazionale per le Migrazioni. Questa cifra rappresenta un aumento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso». Leggi l’articolo.

La Conferenza episcopale messicana, invece, denunciava in suo recente messaggio: «Gesù visse la dolorosa esperienza dei migranti e ci disse che tutto ciò che facciamo o non facciamo per loro lo facciamo o non lo facciamo per Lui. Il fenomeno migratorio è stato costante e generato da diversi fattori ma oggi, davanti alle carovane massicce e continue di fratelli che fuggono dalla miseria e dall’insicurezza, ribadiamo il nostro atteggiamento di Chiesa samaritana, preoccupata per quanto possibile di alleviare il dolore dei veri migranti e, allo stesso tempo, auspichiamo una politica migratoria senza ambiguità né ingenuità, nel pieno rispetto dei diritti umani».

agenzie/red

19 Luglio 2019 | 12:45
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