Reso noto il programma del viaggio in agenda dal 5 all'8 marzo con tappe a Najaf, Ur, Erbil, Mosul e Qaraqosh. Il motto sarà: «Siete tutti fratelli».
Papa Francesco prega per le vittime dell'attentato avvenuto stamattina nel centro di Baghdad e per le loro famiglie. Il Papa, «profondamente rattristato», auspica che prosegua l'impegno per il superamento della violenza.
Francesco farà visita nella cattedrale siro-cattolica dove i terroristi massacrarono 48 cristiani.
Lo hanno deciso i membri del Parlamento iracheno, esprimendo all’unanimità il proprio consenso alla proposta emersa nei mesi scorsi, e divenuta di pubblico dominio in occasione di un colloquio tra il Presidente iracheno Barham Salih e il Patriarca caldeo Louis Raphael Sako.
Il Patriarca di Babilonia dei Caldei commenta l'annuncio della visita di Papa Francesco: «Sarà per noi un nuovo Natale».
La Sala Stampa vaticana annuncia il prossimo viaggio del Pontefice, il primo dalla fine del 2019: il Papa visiterà Baghdad, la piana di Ur, Erbil, Mosul e Qaraqosh.
Le famiglie cristiane erano fuggite dalla proprie case tra il giugno e l’agosto del 2014, quando Mosul e buona parte della provincia di Ninive erano cadute sotto il controllo delle milizie jihadiste dell’autoproclamato Stato Islamico (Daesh).
Non si hanno ancora notizie dei quattro collaboratori della ong francese SOS Chrétiens d’Orient scomparsi senza lasciar traccia lunedì 20 gennaio a Baghdad, dove si erano recati anche per rinnovare i propri visti adempiere alcune formalità burocratiche riguardanti la registrazione della propria organizzazione presso gli uffici pubblici iracheni competenti. Lo riferisce l’agenzia Fides.
Il card Sako ha concluso la funzione augurando ai novelli preti un servizio fecondo e costante per la Chiesa in Iraq, in circostanze che sono difficili.
Nel resto del Paese, soprattutto nei villaggi cristiani della Piana di Ninive, in Kurdistan, dove la situazione è più tranquilla, la messa di mezzanotte verrà celebrata ovunque.
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