Il capo della sicurezza israelita si è indignato davanti alle «esigenze onerose» dovute all'organizzazione del prossimo Eurovision nel Paese nel 2019. Ma senza misure di sicurezza adeguate la manifestazione potrebbe essere compromessa. Problemi soprattutto con la comunità ortodossa.
«L'anno prossimo a Gerusalemme». Con un esplicito riferimento alla preghiera con cui ogni anno termina la festa della Pasqua ebraica, il premier israeliano Netanyahu ha espresso la chiara preferenza del governo sulla città che ospiterà l’Eurovision Song Contest nel 2019 in seguito alla vittoria di «Toy» di Netta Barzilai.
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