Crameri, nato a Locarno nel 1969, nel 1996 è stato ordinato sacerdote della Società dei Sacerdoti di San Giuseppe Cottolengo. Nel 2002 è partito per l’Ecuador ed era fino ad oggi vescovo ausiliare nell’arcidiocesi di Guayaquil.
Il Pontefice si era già recato nel Paese sud americano nel 2015.
Parla il ticinese Antonio Crameri da un anno vescovo ausiliare nella diocesi di Guayaquil.
Il Santo Padre ha nominato Vescovo Ausiliare di Guayaquil (Ecuador) il Rev.do P. Antonio Crameri, S.S.C., Parroco della Parrocchia di San Agustín a Portoviejo, assegnandogli la sede titolare di Apollonia.
Il cielo dell’Ecuador brilla già per tre Santi e una Beata, ma il sacerdote gesuita che sale oggi agli onori degli altari a Riobamba, è il primo martire del Paese. Alla cerimonia, in rappresentanza del Papa, il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nonostante il filo del dialogo sia stato tenuto aperto dalla mediazione di Conferenza episcopale, Onu e quattro Università, si fa sempre più intricata la situazione in Ecuador.
In una nota affermano che le decisioni del Governo di Quito «contraddicono gli impegni politici che gli Stati si sono dati», proprio sotto la leadership ecuadoriana. Da qui la richiesta all’Ecuador di «far cessare qualsiasi azione esecutiva o legislativa che in pratica impedisca l’ingresso regolare al territorio di persone con necessità di protezione internazionale».
SPECIALE SABATO – Padre Pierluigi Carletti, missionario di Cavigliano e tornato in questi giorni in Ticino, ci racconta della sua esperienza nel Paese sudamericano.
I vescovi dell'Ecuador invitano ad andare a votare al referendum del 4 febbraio contro la rielezione dei politici corrotti, la prescrizione del reato di pedofilia e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali.
Le Ancelle della Carità a Quito lavorano a stretto contatto con le famiglie più indigenti e fragili. E si preoccupano della formazione dei ragazzi e dei giovani.
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