A un anno dal Sinodo sui giovani, ragazzi e ragazze dal mondo si confrontano con la «Christus vivit», l'Esortazione apostolica di Papa Francesco. «Non vi chiamo più servi ma amici», dice Gesù ai suoi discepoli. L’amicizia, scrive il Papa, non è una «relazione fugace e passeggera», ma un solido «rapporto di affetto che ci fa sentire uniti». Dalla Danimarca, Klara condivide: avere un amico ci insegna ad amare.
A un anno dal Sinodo sui giovani a sei mesi dalla pubblicazione dell'Esortazione apostolica post-sinodale, il Dicastero Laici, Famiglia e Vita e il Dicastero per la Comunicazione lanciano un progetto video-social per condividere l'esperienza della «Christus vivit» nel mondo.
«Sulla tua Parola getterò le reti». Con l'inizio delle scuole e il rientro degli allievi sui banchi di scuola, si appresta a incominciare anche un nuovo anno per la Pastorale giovanile della Diocesi di Lugano, che quest'anno riprende, come filo conduttore, le parole di Luca 5,5. Abbiamo intervistato don Rolando Leo, responsabile della Pastorale giovanile.
L’Esortazione Apostolica post sinodale «Christus vivit» di Papa Francesco indirizzata «ai giovani e a tutto il popolo di Dio» e resa nota stamattina, si presenta in forma di Lettera, e spazia dall'analisi delle realtà giovanili all'invito a vivere pienamente la giovinezza attraverso l'amicizia con Cristo.
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