Guerra, pandemia, clima: in un nuovo documento di posizione, Caritas Svizzera formula richieste concrete all’attenzione del Consiglio federale e del Parlamento.
Per molti il reddito che percepiscono non basta. Ad esserne colpite sono soprattutto le famiglie. Le cause sono di carattere strutturale, le soluzioni devono essere trovate sul piano politico. Caritas Svizzera auspica misure a tutti i livelli per sgravare finanziariamente le famiglie.
Alcune cifre del grande lavoro dell'associazione umanitaria cattolica a favore dei profughi ucraini nel Paese colpito dalla guerra o sfollati all'estero.
Oltre 300 specialisti del mondo politico, economico e sociale si sono riuniti a Berna in occasione del forum di Caritas.
L’intenzione è quella di fornire un sostegno finanziario, ma anche amministrativo e giuridico, assieme ai beni di prima necessità alle vittime della guerra in corso. La misura – nota Caritas Svizzera – è sussidiaria e transitoria, in attesa che vengano stanziati dei fondi pubblici per la stessa causa. Lo fa sapere in un comunicato del 31 marzo scorso. Verranno anche offerti dei servizi di interpretariato e dei corsi di lingua.
Un milione di bambini in fuga dall’Ucraina in meno di due settimane lo afferma l'Unicef. Anche la Svizzera partecipa allo sforzo europeo per accogliere i rifugiati dall'Ucraina.
In considerazione dell’escalation della crisi in Ucraina, Caritas Svizzera fornisce aiuti di emergenza. Questo permetterà, insieme a Caritas Ucraina, di rifornire la popolazione nell’Ucraina orientale di beni di prima necessità.
In Svizzera 722'000 persone sono colpite dalla povertà, secondo le cifre pubblicate il 17 febbraio 2022 dall'Ufficio federale di statistica (UST). Di fronte a questa realtà crescente, Caritas Svizzera chiede alle autorità un impegno più mirato ed efficace.
La crisi del coronavirus ha fatto aumentare le richieste di aiuto. Caritas Svizzera e le organizzazioni Caritas regionali comunicano che estendono pertanto il sostegno in vari ambiti.
Il 6 febbraio si celebra la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili. Sono una realtà anche in Svizzera. Secondo stime recenti, le ragazze e le donne a rischio o vittime di questa pratica sono numerose.
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