Halina Rozanska de Pochylak ha dedicato la vita all’assistenza dei detenuti. Un’esperienza condivisa con il futuro Papa Francesco.
Cinque detenuti, una famiglia vittima di omicidio, la figlia di un ergastolano, un’educatrice, un magistrato di sorveglianza, la madre di un carcerato, una catechista, un sacerdote accusato ingiustamente, un frate volontario, un poliziotto, tutti collegati alla Cappellania della casa di Reclusione «Due Palazzi» di Padova: sono gli autori delle meditazioni che verranno lette nel corso della Via Crucis presieduta quest’anno dal Papa sul sagrato della Basilica di San Pietro.
Videomessaggio di Francesco al Complesso penitenziario argentino di Ezeiza: «Altrimenti resta rinchiusa in se stessa ed è soltanto uno strumento di tortura, non è feconda».
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