La nave Aquarius cessa le attività di salvataggio in mare dei migranti. Medici senza frontiere e Sos Mediterranee non sono riusciti a trovare un solo Stato disposto a dare la sua bandiera alla nave umanitaria ferma da due mesi nel porto di Marsiglia. «È un giorno buio» dichiara Gabriele Eminente, direttore generale di Msf.
Conferenza stampa oggi a Roma: «L'Aquarius riparte in mare» , promossa da Sos Mediteranee e Medici Senza Frontiere. L'occasione è il ritorno in mare della nave Aquarius dopo una sosta forzata di oltre un mese nel porto di Marsiglia. Le due Ong: «La Libia non è un posto sicuro, nessuno deve essere riportato nel paese.»
«Questo disprezzo per la vita umana è spaventoso». Lo dichiara Aloys Vimard, coordinatore di Medici senza frontiere (Msf) a bordo della Aquarius.
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Si sono concluse le operazioni di sbarco dei migranti salvati nel Mediterraneo. La Spagna concede loro assistenza per almeno un mese e mezzo.
Parla Maria Rita Agliozzo, del Soccorso dell’Ordine di Malta, a bordo del convoglio del quale fanno parte anche l’Aquarius e l’Orione, che sta portando i profughi in Spagna.
Lo ha detto il cardinale, arcivescovo di Valencia, in un messaggio inviato oggi alla sua diocesi dopo essere stato ricevuto ieri in udienza privata in Vaticano.
La vicenda della nave Aquarius che si è sbloccata grazie all'intervento del governo spagnolo. I migranti saranno trasferiti con navi italiane da Aquarius verso Valencia. Il cardinale di Madrid ha ricordato il Vangelo «ero forestiero e mi avete accolto».
Proprio in queste ore drammatiche, Caritas Internationalis lancia la «Settimana Globale d'Azione» della campagna «Share the Journey», «Condividiamo il viaggio» per dare un segno concreto per l'accoglienza dei migranti e dei rifugiati.
Dopo il rifiuto del governo italiano sarà la Spagna ad accogliere i 629 migranti soccorsi dall'Aquarius, tra cui 129 minori, bambini e donne incinte. Potranno sbarcare nel porto di Valencia
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