Papa Francesco è arrivato in Perù. Prima tappa del viaggio apostolico l’arrivo a Lima: il trasferimento dall’aeroporto alla sede della nunziatura è stato salutato da una folla festante.
Il sacerdote, che a Santiago si occupa di migranti, parla dell'esigenza di una maggiore unità nella Chiesa del Paese.
Il Pontefice è stato accolto all'aeroporto della capitale Santiago dalla presidente uscente Michelle Bachelet. Intenso il programma della prima giornata del viaggio apostolico.
Il Papa ringrazia il Bangladesh per l'accoglienza offerta ai profughi del Rakhine. Prima dell'incontro con le autorità, l'omaggio al memoriale dei caduti.
Dalle mense ai dormitori, aumentati gli stanziamenti del 60%. Molti Comuni si ribellano: noi cacciamo i migranti e loro li prendono.
Il 12 agosto entrerà in vigore in Italia la nuova procedura di notificazione dell'esisto delle domande d'asilo, come previsto dal decreto Minniti. Ai parroci il compito «improprio» di ufficiali giudiziari. Senza modifiche «costretti a non rinnovare le convenzioni con le Prefetture».
Dalla Sicilia la testimonianza di suor Olga Rua, che sarà domenica a Lugano per un incontro aperto a tutti al Centro diocesano San Giuseppe.
In una lunga intervista rilasciata al giornalista Christoph Renzikowski dell’agenzia di stampa cattolica tedesca Kna, il card. Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) ha risposto a domande che hanno spaziato su tutta la sua attività e sugli avvenimenti della Chiesa durante il 2016.
«Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi. Lo faranno per prime le due parrocchie del Vaticano». Con queste semplici parole, pronunciate poco prima dell’inizio dell’Avvento 2015, Papa Francesco ha innescato una vera «rivoluzione» d’amore nella Chiesa.
Anche un ateneo può dar seguito all’appello di Papa Francesco per accogliere i migranti che fuggono dalla guerra e dalla fame. Con questo spirito, la Pontificia Università Lateranense – che si fregia proprio del titolo di «università del Papa» – firmerà il 19 luglio un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno italiano, che ha come scopo l’accoglienza di 20 giovani studenti titolari di protezione internazionale.
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