Vescovo Rouen: causa beatificazione di p. Hamel, segno di speranza

E’ ancora grande a Rouen, in Francia, la gioia per la notizia data alla vigilia della Pasqua sull’avvio della causa di beatificazione di padre Jacques Hamel, il sacerdote ucciso lo scorso 26 luglio nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, in un attentato di matrice islamista. Hélène Destombes ha sentito il vescovo di Rouen, Dominique Lebrun, che ha dato questo annuncio in Chiesa durante la Messa Crismale:

R. – L’assemblée a été touché de ce choix ; on l’attendait, d’une certaine manière. …
L’assemblea è rimasta colpita per questa decisione, che però si aspettava. Avevo detto che sarebbe accaduto e ora vedo che ci sono delle reazioni che vanno oltre la comunità cristiana. La vicenda di padre Jacques Hamel continua a coinvolgere, non è stato dimenticato; anzi, a poco a poco diventa luce, speranza, e ne abbiamo tanto bisogno.

D. – Il dolore è sempre molto vivo per la sua morte …

R . – La douleur pour les plus proches, en particulier, je pense à sa famille et puis …
Il dolore è per i più vicini, in particolare penso alla sua famiglia e ai suoi parrocchiani che veramente gli erano molto legati. Ma c’è anche preoccupazione perché gli attentati continuano, come è successo recentemente in Svezia e in Egitto; queste manifestazioni di violenza sembrano non finire mai, in particolare contro i nostri fratelli cristiani. Penso ai copti in Egitto: ci sentiamo molto uniti a loro.

D. – Quali saranno i primi passi di questo processo di beatificazione?

R. – Donc, maintenant que le procès est ouvert, nous allons entrer dans la première …
Adesso che il processo è aperto entriamo nella prima grande fase, che è l’inchiesta diocesana: è la fase in cui raccogliamo tutti i documenti che saranno esaminati dai teologi, per quanto riguarda gli scritti di padre Jacques Hamel, tra cui le sue omelie … Poi c’è l’ascolto dei testimoni, i testimoni della sua morte e quelli della sua vita: la sua famiglia, gli altri preti, i parrocchiani … Alla fine di questa inchiesta diocesana redigeremo un rapporto che invieremo a Roma, con tutti gli allegati; sarà poi la Congregazione delle Cause dei Santi a scegliere un relatore che raccoglierà tutta la documentazione e la sottoporrà al Papa per la decisione finale sul riconoscimento del martirio di padre Jacques Hamel.

D. – L’annuncio dell’apertura del processo di beatificazione di padre Hamel è stato dato proprio in prossimità della Pasqua: un vero segno di speranza…

R. – Oui … j’ai été très touché de voir des pretres qui m’ont dit: «Ah, ça nous fait …
Sì, mi ha molto commosso sentire i preti che mi hanno detto: «Questa notizia mi fa proprio bene!». Certo, la ferita rimane. I preti mi hanno detto: «Potevo essere io al posto suo …»: non è piccola questa ferita psicologica e spirituale. E allo stesso tempo, sono felici di avere questo compagno di strada, che era stato molto discreto, ma che ora è diventato un segno di speranza per tutti noi.

(Radio Vaticana)

18 Aprile 2017 | 08:00
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