Messa del 1'agosto sul San Gottardo (foto d'archivio)
Ticino e Grigionitaliano

Verso una Santa Messa del 1. agosto sul San Gottardo più condivisa e ecumenica

di Katia Guerra e Silvia Guggiari

Estate, tempo di scoperte di paesaggi ancora inesplorati, tempo per percorrere strade antiche come quelle dei pellegrinaggi che ancora oggi vedono ogni anno il passaggio di migliaia di pellegrini. Dal cammino di Santiago alla Via Francisca e Francigena, per citare i più noti, ma anche il pellegrinaggio sul passo dedicato a
San Gottardo, monaco e vescovo tedesco, in occasione del Natale della patria, il primo di agosto, e che per la Diocesi di Lugano è diventato un appuntamento irrinunciabile.

«Ogni anno è particolare e unico: ritrovarsi a celebrare con regolarità vuole proprio significare il bisogno di ringraziare e lodare il Signore per il tempo (un anno) e lo spazio (la patria) in cui viviamo. Ma è anche occasione per offrire il futuro al Padre, attraverso l’intercessione dei santi», sottolinea don Emanuele di Marco, direttore del Centro di Liturgia Pastorale della Diocesi di Lugano e riferimento per l’organizzazione dell’evento. La Santa Messa sul Passo quest’anno verrà celebrata dal vescovo Alain che parteciperà all’evento «con lo stesso entusiasmo con cui sta vivendo il suo ministero di Amministratore Apostolico: non ha mai potuto partecipare, ma conosce bene l’iniziativa, ormai giunta alla sua XXII edizione».

La storia del pellegrinaggio

La celebrazione del Primo agosto sul San Gottardo è nata in ambito parrocchiale ad Airolo, ma ha origine fin dal Medioevo, nella pratica delle «sette processioni» che si tenevano annualmente, a data fissa, e che partivano dalle cinque valli circostanti la montagna, per giungere alla piccola chiesa consacrata a San Gottardo, in virtù di un miracolo attribuito al vescovo bavarese, vissuto a cavallo dell’11esimo secolo, mentre era ospite presso l’ospizio posto in cima al passo.

Dal Giubileo del 2000 l’evento ha assunto maggiore rilevanza a livello diocesano. Nel fervore dei preparativi dell’anno giubilare, al professor Giuseppe Beeler, all’epoca direttore dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi della Diocesi, venne l’idea di organizzare un pellegrinaggio sul Passo del San Gottardo. La proposta fu accolta con entusiasmo dall’allora vescovo di Lugano Giuseppe Torti e l’invito di partecipare a questo momento venne esteso a quelle altre Diocesi storicamente legate a questo Passo alpino: Coira, Sion, Novara, Como e Milano. Il 1° agosto del 2000, davanti ai rappresentati delle sei Diocesi, tra cui tre vescovi, si riunivano quattromila persone sulla piazza del forte di Airolo per partecipare alla Santa Messa. L’evento fu un successo, al punto che si decise di riproporlo anche l’anno seguente, dandogli la denominazione di «pellegrinaggio diocesano». Da allora è diventata una tradizione giunta ora alla XXIIesima edizione.

La comunità in cammino

«Attualmente è la celebrazione religiosa con il più grande numero di partecipanti su suolo elvetico, oltretutto teletrasmessa nelle tre reti nazionali», ricorda il direttore del Centro di Liturgia Pastorale. Da qualche anno i pellegrini possono raggiungere il passo del San Gottardo anche grazie a treni speciali e bus navetta. «Il viaggio in treno è espressione della comunità in cammino. I due convogli speciali, fermando in tutte le stazioni, raccoglieranno i fedeli per portarli sul passo. È una scelta economica, ecologica, ecclesiale. Da quest’anno, a chi sarà in possesso del biglietto speciale per il treno, sarà offerto il pranzo dal Comune di Airolo nella festa organizzata in paese. Un gustoso e simpatico motivo in più per affrettarsi a prendere i biglietti», rivela don Emanuele di Marco. Terminato il pranzo ad Airolo, i treni ripartiranno in direzione di Chiasso e Locarno con fermata in tutte le stazioni.

Inoltre, per espresso desiderio del vescovo Alain, saranno presenti alla liturgia anche i rappresentanti delle altre confessioni cristiane. «Durante la messa, alla preghiera dei fedeli, mons. de Raemy inviterà i rappresentanti delle altre confessioni a una lettura di una invocazione», ci spiega don Rolando Leo, coordinatore della Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Ticino.

Sul passo del San Gottardo verrà organizzata anche uno stand della Giornata Mondiale della Gioventù, che sarà in quel momento in corso a Lisbona. «Il legame con la GMG è nato spontaneamente: il vescovo Alain sarà a Lisbona a fine luglio e a inizio agosto, ma tornerà appositamente per la celebrazione sul San Gottardo. Durante la liturgia ci saranno alcuni segni che sottolineeranno il legame tra chi sarà al Passo e chi starà vivendo l’esperienza della GMG», conclude don Emanuele di Marco.

Messa del 1'agosto sul San Gottardo (foto d'archivio) | © catt
10 Luglio 2023 | 08:59
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