Internazionale

Tibhirine, 25 anni dopo: un'intervista a padre Jean-Pierre, ultimo superstite

Sono passati venticinque anni dai drammatici eventi di Tibhirine. Era la notte tra il 26 e il 27 marzo 1996 quando un commando di fondamentalisti islamici irruppe nel monastero situato a una novantina di chilometri da Algeri, capitale dell’Algeria, per sequestrare sette monaci della comunità trappista.

La notizia della morte degli ostaggi fu data il 21 maggio dello stesso anno. Al sequestro erano scampati due soli membri della comunità: i padri Amédée Noto e Jean-Pierre Schumacher. Il primo è morto nel 2008, mentre il secondo ha oggi 97 anni e vive nel monastero di Midelt, in Marocco.

Proprio padre Schumacher ha rilasciato, nel 2011, una toccante intervista. Rispondendo alle domande di Anna Pozzi e Bruno Zanzottera, padre Jean-Pierre ha raccontato la vita a Tibhirine, i tragici eventi di quella stagione, ma anche il senso profondo del martirio dei suoi compagni.

Ecco la video-intervista completa, tratta dal canale YouTube del Centro Pime.

29 Marzo 2021 | 17:59
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