Santa Messa sul Passo del San Gottardo il 1. Agosto 2022.
Ticino e Grigionitaliano

Sulla «Via delle genti» per celebrare il Primo Agosto

di Silvia Guggiari

Il treno che passa per il Cantone, la salita sul Passo dei pellegrini, la messa celebrata dal vescovo in un paesaggio a dir poco suggestivo: è l’immagine di una diocesi in festa che ogni anno si ripete sul San Gottardo nel giorno della festa nazionale. E tutto è pronto per martedì prossimo quando il vescovo Alain vivrà per la prima volta questo bel momento di Chiesa. I pellegrini potranno raggiungere il Passo con i mezzi e alle 10.30 avrà inizio la celebrazione che verrà trasmessa in diretta sulle reti nazionali. Un evento, dicevamo, segno di una Chiesa in cammino che è diventato tradizione per i fedeli della diocesi di Lugano, come ci confermano loro stessi.

L’aspetto ecumenico

«Quando come ogni anno, è arrivata la proposta del Primo di agosto sul San Gottardo – racconta Lara Allegri, presidente dell’Azione Cattolica Ticinese –, è venuto molto spontaneo promuoverla nell’Azione Cattolica perché è una proposta che offre l’occasione, durante la Festa nazionale, di lodare e ringraziare. C’è poi l’aspetto di ritrovarsi come Chiesa sopra quella che è la «Via delle genti» che in passato riuniva la Svizzera e l’Europa e quindi un posto anche molto simbolico ». Quest’anno, inoltre, c’è anche l’aspetto ecumenico; alla celebrazione parteciperanno infatti i rappresentanti delle altre confessioni: «una novità che, se penso agli incontri con il Papa e i rappresentanti delle altre confessioni ad Assisi, ho colto quasi come una normalità, ma so bene che per il Gottardo è un po’ una rivoluzione. Mi è sembrato dunque un bel segno dei tempi per tutta la nostra società anche e soprattutto in questo tempo di guerra durante il quale dobbiamo continuare a pregare insieme per la pace, il Primo agosto come ogni giorno dell’anno. Trovo dunque che radunarsi insieme durante la Festa Nazionale sia ancora più ricco, perché è segno che non ci chiudiamo su di noi, ma ci apriamo agli altri».

Anche quest’anno, inoltre, c’è la possibilità di raggiungere il Passo con i mezzi pubblici, prima il treno, poi la navetta; un valore aggiunto, segno di una diocesi che passando di stazione in stazione si reca al Passo insieme: «È una proposta che trovo molto bella –confidaLara–,daunalatoperun aspetto di condivisione del pellegrinaggio e poi per l’impronta ecologica cheèfondamentale:c’èl’attenzione alle persone ma c’è anche l’attenzione all’ambiente».

In attesa del nuovo vescovo, in questi mesi la diocesi di Lugano sembra in qualche modo essersi fatta più unita: «Penso che questa sia stata la ricchezza del vescovo Alain, per assurdo qualcuno che viene da fuori ha portato una ventata di novità e questa forse era la preparazione che ci serviva per accogliere la persona che il Papa avrà pensato per noi». «Io penso proprio – conclude Lara – che dobbiamo vivere questo bel momento come una bellissima occasione per essere Chiesa. Siamo una diocesi ricca che deve imparare a vedere il bello di tutto quello che già c’è».

Una Chiesa riunita

Non potrà partecipare quest’anno Maddalena Ermotti-Lepori, poiché impegnata «in una colonia integrata a Somascona nella casa dell’Otaf per persone disabili e famiglie con i loro bambini piccoli», ma anche lei riconosce che questa è una tradizione davvero bella ed importante per la diocesi, «che ci permette di vedere la Chiesa riunita con il suo vescovo. Penso che sia molto bello che quest’anno l’invito sia stato rivolto a tutte le confessioni cristiane: questa unità è importantissima. Mi piacerebbe che in futuro, seguendo le esortazioni di Papa Francesco, l’invito venisse rivolto a tutte le altre religioni perché in fondo stiamo tutti cercando la pace e siamo tutti grati per la pace che viviamo in Svizzera. Trovo molto bello, inoltre, che si vada in treno: un mezzo che mi ricorda Lourdes dove ogni anno mi reco e anche se ora per motivi pratici andiamo in bus, in passato era una bella emozione vedere un treno unico che si fermava in tutte le stazioni e accoglieva i pellegrini ».

L’occasione per ringraziare

«Per me il Gottardo è un appuntamento fisso – confida Luca Pagani –, in un luogo straordinario dove il cielo è vicino alla terra: è una occasione preziosa per ringraziare per il dono della nostra amata Patria e quest’anno anche per rivolgere una preghiera per l’elezione del nuovo vescovo. È una preghiera fatta da tante persone provenienti da tutto il Ticino, ma non solo, che si eleva verso un cielo che in quel luogo sembra essere più vicino a Dio. Invitando i rappresentanti delle altre confessioni il vescovo Alain ha compiuto un gesto molto bello, di apertura e di unità, un invito alla fratellanza ».

A piedi o con i mezzi per la messa sul Passo

Martedì 1. agosto, mons. de Raemy presiederà la S. Messa sul Passo del San Gottardo alle ore 10.30. La celebrazione sarà trasmessa in diretta TV nazionale (RSI, SRF, RTS). Per raggiungere il luogo, per chi ha prenotato (i biglietti sono esauriti), ci saranno due treni speciali da Chiasso e da Locarno fino ad Airolo dove un servizio navetta porterà i pellegrini al Passo. Alle 7.30 partirà anche dal Motto Bartola un cammino di riflessione. In caso di maltempo la S. Messa verrà celebrata in parrocchia ad Airolo; in caso di tempo incerto contattare il numero 0900 1600 00. Per info: sangottardo-01-08.jimdofree.com.

Santa Messa sul Passo del San Gottardo il 1. Agosto 2022. | © Federico Anzini / catt.ch
31 Luglio 2023 | 19:15
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