Siria. La vita dei bambini nel campo rifugiati di Al-Hol

Altamente vulnerabili, sopravvissuti a duri combattimenti, a volte anche imprigionati, hanno visto inimmaginabili atrocità. Sono i bambini che vivono nel campo per i rifugiati di Al-Hol , nord-est della Siria. Una spianata senza ombra, rovente per le alte temperature estive e battuta dal vento come dalle piogge durante l’inverno. Tende disposte in lunghe file, tutte uguali, tutte anonime. I bambini, che non superano i 12 anni, secondo i dati Unicef, provengono da Siria, Iraq e da altri 62 Paesi.

I bisogni umanitari restano critici, come l’accesso all’acqua potabile e l’assistenza sanitaria. «Stiamo lavorando con i nostri partner e donatori per garantire ai bambini assistenza salvavita immediata», dichiara Fran Equiza, rappresentante Unicef in Siria dopo una missione di una settimana al campo di Al-Hol. «È necessario fare molto di più – aggiunge – per continuare a fornire ai bambini servizi di base e protezione fra cui il reintegro nelle loro comunità locali e un ritorno sicuro nei propri paesi di origine». Numerosi i minori giunti al campo dopo aver subito violenze e abusi di ogni genere, alcuni di loro sono stati costretti a combattere o a compiere atti di estrema violenza, altri sono stati rinchiusi in campi di detenzione e orfanotrofi.

La situazione del campo di Al-Hol

«La situazione è quella che ci arriva dai rapporti di quelle poche organizzazioni internazionali, che possono operarci all’interno. Le persone che vivono nel campo sono considerate, in qualche modo, appartenenti al nemico. Sono i figli, le mogli e spesso anche i combattenti stessi, catturati durante la campagna anti Isis. E questo costituisce un pretesto, per chi li tiene in cattività, nel potersi permettere di non fornire loro i servizi minimi. Il rischio che molti cercano di far passare, che tenere tante persone in condizione disumane diventa un ennesimo tassello in un futuro mosaico di ritorno di quell’odio e marginalizzazione sociale, che l’Isis aveva creato». Lo ha dichiarato a Vatican News, Eugenio Dacrema, analista Ispi.

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22 Luglio 2019 | 16:46
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