Ticino e Grigionitaliano

Riva San Vitale: ci ha lasciati Gianna Bernasconi

«Gianna Bernasconi ci ha lasciati dopo una vita al servizio delle persone più bisognose. Fu onorata con il premio Gandhi del Governo indiano e con il titolo di miglior assistente sociale della metropoli di Madras e, da noi, con l’assegnazione del Premio Lavezzari della città di Chiasso. Nel 2012 Giuseppe Zois le dedicò il libro «Gianna Bernasconi vivere per donare».

Nata nel 1937 a Riva San Vitale, con una formazione di infermiera e nurse a 30 anni partì per la grande missione umanitaria fondata da Padre Mantovani fra gli slum di Madras (ora Chennai) nel sud dell’India. Dopo anni di intenso lavoro nei molti compiti di sua competenza, nel 1980 diede avvio a un suo centro di aiuto sociale e sanitario. Aprì un dispensario medico, scuole per giovani e adulti, istruì alle norme igieniche e alla prevenzione. Con la popolazione e l’appoggio delle autorità installò servizi igienici pubblici, sostituì le capanne con casette in mattoni. Aiutò moltissime famiglie nell’avvio di piccole attività. Dopo aver contribuito in modo determinante al miglioramento delle condizioni di vita del quartiere, negli anni novanta ne lasciò progressivamente le strutture e la gestione alla comunità. Si dedicò in seguito anima e corpo a Udavum Karangal (Mani tese) una grande ONG di assistenza e rieducazione fondata da un assistente sociale indù che si ispirava a madre Teresa. Gianna donava alle centinaia di ospiti, disabili mentali e fisici di ogni età e tipo, neonati e bambini abbandonati, la sua grande umanità ed esperienza. Collaborava pure strettamente per la cura e la profilassi dell’AIDS e l’assistenza dei gruppi a rischio con l’Indian Community Welfare Organisation ed ebbe un ruolo rilevante nell’aiuto alla popolazione colpita dallo tsunami lungo la costa a sud di Chennai del dicembre 2004.

A malincuore due anni fa Gianna per motivi di salute dovette rientrare in Ticino e la «sua gente» le è molto mancata. La sua straordinaria opera, resa possibile non solo dalla sua dedizione e dalla sua tenacia, ma anche dalla grande generosità della popolazione ticinese, sopravvive alla sua morte. Le due associazioni indù con le quali è stata chiamata a collaborare negli ultimi 25 anni testimoniano di una nuova sensibilità locale nei riguardi delle persone più bisognose».

CdT

9 Agosto 2021 | 14:12
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india (72)
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