Svizzera

Presentato il Repertorio delle Biblioteche monastiche in Svizzera

È il 2018 quando la Biblioteca abbaziale di San Gallo – patrimonio mondiale dell’Unesco – istituisce un gruppo di lavoro per la valorizzazione non solo della propria ricchezza culturale, ma anche di quella di tutti gli altri monasteri della Svizzera. Oggi, venerdì 28 ottobre, il frutto di questo lavoro, coordinato dallo storico Albert Holenstein, è stato presentato alla stampa. Dopo una prima fase che ha visto l’aggiornamento del sito già esistente helevetiasacra.ch, è nato infatti il progetto ben preciso, in versione cartacea, di un Repertorio delle Biblioteche degli Ordini religiosi in Svizzera: al suo interno schede dettagliate di 84 Biblioteche, afferenti i principali Ordini monastici presenti sul territorio svizzero. «La crisi delle vocazioni tocca ormai tutti gli Ordini monastici. Di ciò risente anche il patrimonio culturale che custodiscono, spesso antichissimo. Ben 58 delle Biblioteche recensite, ad esempio, appartengono a Monasteri fondati prima dell’Ottocento e ancora oggi esistenti», ci racconta Holenstein. Il risultato è un panorama molto variegato: «La Biblioteca più vasta è sicuramente quella del monastero benedettino di Einsiedeln, che conta all’incirca 185’000 titoli. La più piccola invece è la biblioteca cappuccina di Grimmenstein, nell’Appenzello Interno, con soli 1’400 titoli. Le Biblioteche benedettine contano un patrimonio ampio, di carattere universale (sono libri che considerano tanto la teologia quanto le altre scienze), mentre nei Monasteri femminili vi è spesso una maggiore concentrazione di letteratura spirituale, spesso sulla mistica e l’ascetica». Particolare attenzione – sottolinea Holenstein – è stata rivolta alle collezioni di libri dei monasteri femminili, finora pressoché sconosciute. In Ticino sono stati recensiti i libri posseduti dalle biblioteche del Bigorio, di Faido e della Madonna del Sasso nonché il fondo librario della Biblioteca Salita dei Frati, oggi di proprietà di una Fondazione. «La Biblioteca di Claro purtroppo non era accessibile. Grazie tuttavia alla collaborazione con l’abadessa sappiamo tuttavia trattarsi di una Biblioteca di 5’300 volumi, di cui 300 almeno precedenti il 1900». La speranza ultima è che il Repertorio serva da stimolo a «evitare una perdita a livello culturale e a programmare un progetto di conservazione a lungo termine». Il prossimo 24 gennaio, alla Biblioteca Salita dei Frati a Lugano, la presentazione in Ticino del Repertorio.

(LQ)

28 Ottobre 2022 | 12:21
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!