Il Papa durante la preghiera dell'Angelus
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Papa Francesco: «Gesù si immerge col suo popolo»

Nella festa del Battesimo del Signore papa Francesco recita l’Angelus offrendo ai fedeli una lettura  commentata dell’episodio evangelico che narra di Gesù andato a Giordano a ricevere il battesimo di immersione da parte del Battista.  Quella usata dal Papa è un’espressione dal significato simbolico: «Gesù si unisce ad essa (n.d.r la folla) assumendo pienamente la condizione umana, condividendo tutto, eccetto il peccato». «Anche quella di oggi -ha spiegato il Papa- è una epifania, perché andando a farsi battezzare da Giovanni, in mezzo alla gente penitente del suo popolo, Gesù manifesta la logica e il senso della sua missione».
Per cui «unendosi al popolo che chiede a Giovanni il Battesimo di conversione, Gesù ne condivide anche il desiderio profondo di rinnovamento interiore». E l’amore del Padre «che abbiamo ricevuto nel giorno del nostro Battesimo, è una fiamma che è stata accesa nel nostro cuore, e richiede di essere alimentata mediante la preghiera e la carità».
E Gesù si immerge nella preghiera, «cioè nella comunione col Padre». La sua missione nel mondo «è compiuta in costante e perfetta unione con il Padre e con lo Spirito Santo. Anche la missione della Chiesa e quella di ognuno di noi, per essere fedele e fruttuosa, è chiamata ad ‘innestarsi’ su quella di Gesù».
Il Papa ha ricordato a tutti che oggi è «una occasione propizia per rinnovare con gratitudine e convinzione le promesse del nostro Battesimo, impegnandoci a vivere quotidianamente in coerenza con esso». Bergoglio ha ripetuto ai fedeli la domanda: «chi di voi conosce la data del battesimo?», invitando a porsela personalmente e a custodirla nel cuore.
Francesco ha poi esortato tutti a pregare per i neo battezzati «rinnovo a tutti l’invito a conservare sempre viva e attuale la memoria del proprio Battesimo. Lì ci sono le radici della nostra vita in Dio; le radici della nostra vita eterna, che Gesù Cristo ci ha donato con la sua Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione. Nel battesimo ci sono radici e non dimentacare mai la data del nostro battesimo».
Concluso il Tempo di Natale, il Papa ha ricordato che la liturgia riprende il cammino del Tempo Ordinario. «Come Gesù dopo il suo battesimo, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo in tutto ciò che facciamo. Ma per questo dobbiamo invocarlo! Impariamo a invocare più spesso, nelle nostre giornate, lo Spirito Santo, per poter vivere con amore le cose ordinarie, e così renderle straordinarie», ha terminato Francesco.

acistampa/red

Il Papa durante la preghiera dell'Angelus | © Vatican Media
13 Gennaio 2019 | 12:53
Tempo di lettura: ca. 1 min.
angelus (230), Papa (1256), PapaFrancesco (1459)
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