foto David Maria Turoldo
ROMANO GENTILE @messaggerodisantantonio.it
Internazionale

Padre Turoldo, poeta di Dio, a 30 anni dalla morte

Prete dell’ordine dei Servi di Maria, David Maria Turoldo si spense il 6 febbraio del 1992 a causa di una lunga malattia che visse con profondo senso di fede. Nato in una famiglia contadina a Codorno in Friuli nel 1916 fu poeta e scrittore, partecipò alla Resistenza italiana, e a quel periodo risalgono le sue prime poesie che videro la luce nella rivista clandestina  L’uomo. Già la sua prima raccolta di versi, Io non ho mani (1948), rivela i tratti essenziali della sua poesia, mossa da un forte impegno morale, da un’esigenza di fraternità che affronta, talvolta nei toni caldi della protesta, i problemi della condizione umana. Tra le raccolte successive: Udii una voce (1952); Gli occhi miei lo vedranno (1955); Se tu non riappari (1963). Nel 1976 pubblicò Il sesto angelo. Poesie scelte prima e dopo il 1968 e Fine dell’uomo?. Alla raccolta complessiva Lo scandalo della speranza (2 voll., 1984) seguirono Canti ultimi (1991) e Mie notti con Qohelet (1992). La sua multiforme attività letteraria si è esplicata anche nella saggistica, nel teatro (La passione di San Lorenzo, 1961), nella meditazione religiosa, nella traduzione di testi biblici.

Turoldo è pure ricordato come voce innovatrice nel panorama ecclesiale italiano. Non si deve neppure dimenticare la sua notorietà in Ticino, dato che collaboró con il Giornale del Popolo.

Qui la Poesia «Canta il sogno del mondo»

Canta il sogno del mondo

Ama
saluta la gente
dona
perdona
ama ancora e saluta.
Dai la mano
aiuta
comprendi
dimentica
e ricorda solo il bene.

E del bene degli altri
godi e fai godere…
E vai, leggero dietro il vento
e il sole
e canta…
canta il sogno del mondo:
che tutti i paesi
si contendano
d’averti generato.

David Maria Turoldo

foto David Maria Turoldo ROMANO GENTILE @messaggerodisantantonio.it
6 Febbraio 2022 | 06:48
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